AgenPress – Via libera unanime da parte del Consiglio dei ministri alla riforma della giustizia penale. E’ quanto si apprende da fonti di governo. L’ok è arrivato dopo una lunga discussione e una breve sospensione. Nel corso della seduta del Cdm, il presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto per sbloccare la situazione di stallo. Draghi, riferiscono fonti dell’esecutivo, ha chiesto se tutte le forze politiche di maggioranza sostengono le norme e se sarà così anche in Parlamento. Una richiesta a cui nessuno ha risposto negativamente.
“Vorrei ringraziare la ministra Cartabia per questo bel testo e ringrazio tutti voi: il tema è complesso e di alta dignità per il significato del governo. Vi chiedo di sostenere con lealtà in Parlamento questo importante provvedimento”, ha detto Draghi.
“Veniamo da esperienze politiche diverse, esprimiamo bandiere identitarie, lo sforzo è stato quello di allontanarsi un poco datali bandiere ma in modo tale” che tutti possano riconoscersi nel testo della riforma. “Lo sforzo della riforma è stato dare un’immagine del processo penale, in cui tutti potessero riconoscersi”, ha detto, a quanto si apprende da fonti governative, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, nell’illustrare gli emendamenti al Cdm. Prima della riunione Draghi e Cartabia avevano avuto una riunione con i ministri M5s, da cui era uscito un accordo.
Nel corso della seduta, però, è stata Forza Italia a chiedere una breve sospensione per esaminare alcune delle modifiche apportate. La riforma del processo penale messa a punto dalla guardasigilli punta a velocizzare i tempi della giustizia e renderli compatibili con gli obiettivi del Pnrr e gli standard europei. Il pacchetto di proposte del ministro della giustizia è in Cdm per essere politicamente blindato.
