AgenPress – Migliaia di taxi abbandonati, a causa della crisi economica dovuta al coronavirus, diventano orti. Succede a Bangkok, Thailandia, dove i tetti e i cofani delle macchine della Ratchaphruek Taxi Cooperative adesso sono terreno per fiori e piante.
Molti taxisti della capitale thailandese non possono più permettersi di pagare le licenze di noleggio dei veicoli a causa della prolungata assenza di turisti e la crisi economica che ne è seguita.
Il risultato, con tanto di fiori e rigogliose colture tra cui pomodori, cetrioli e fagiolini, ha reso il luogo più simile a un’installazione artistica che a un parcheggio. Le due cooperative Ratchapruk e Bovorn Taxi hanno solo 500 auto per le strade di Bangkok, altre 2500 sono ferme nei parcheggi della città. Pochi clienti e troppa concorrenza per poter circolare. Adesso però in tanti non riescono a mantenere i propri veicoli. Alcuni le hanno abbandonate.
Altri sono tornati nelle campagne, spaventati dal virus. Infine molti hanno restituito l’auto durante la seconda ondata. Le compagnie di taxi sono sull’orlo della bancarotta. Ratchapruk e Bovorn devono circa 2 miliardi di baht (60,8 milioni di dollari) e finora il governo non ha offerto alcun sostegno finanziario diretto. I giardini dei taxi non offrono di certo un’entrata alternativa, ma servono a tenere occupato il personale al quale è stato ridotto lo stipendio e poi, dice il direttore di una cooperativa, “l’orto è sia un atto di protesta che un modo per nutrire il mio personale in questo momento difficile”.