AgenPress – Una donna di 89 anni è morta sbranata da due cani di razza Amstaff dopo essere entrata per errore, in stato confusionale, nel cortile di una villetta. È successo ieri sera a Sassuolo (Modena). Lo riporta il Resto del Carlino.
La vittima, Carla Gorzanelli, ha perso la vita a pochi metri dalla propria abitazione da dove pare si fosse allontanata eludendo la sorveglianza della badante. Sono intervenuti la squadra mobile della Polizia, i carabinieri e la scientifica, oltre al 118 anche se l’anziana all’arrivo era già morta. L’attacco è avvenuto davanti a una bimba, che era davanti al cancello della villa in attesa della madre.
Secondo una prima ricostruzione, la stessa bimba avrebbe detto all’anziana “Cosa ci fai qui”. I due cani, si ipotizza, potrebbero aver assalito Carla Gorzanelli per istinto protettivo nei confronti della bambina.
Sul luogo della tragedia giunto anche il figlio dell’anziana, che stava cercando la madre allontanatasi da casa: “Non era mai uscita dall’abitazione, non so come sia potuto accadere”, le sue parole.
Sul posto sono intervenuti la squadra mobile della Polizia, i carabinieri e la scientifica, oltre al 118, anche se per l’anziana era già troppo tardi.
Le telecamere di videosorveglianza della villa potrebbe dare qualche risposta in merito alla dinamica dei fatti. Fondamentali saranno anche le testimonianze dei presenti, a partire da quella della bambina che, come accennato, avrebbe assistito impotente all’aggressione. I due cani, è una delle ipotesi, potrebbero aver assalito l’89enne per istinto protettivo nei confronti della stessa piccola. Da accertare, inoltre, se ci fossero dei cartelli per segnalare la presenza dei cani di grossa taglia, per quanto gli animali si trovassero all’interno di una proprietà privata.
“L’aspetto prioritario riguarda il senso di responsabilità del proprietario, soprattutto quando ci si trova davanti a cani che hanno potenzialità mortale. E’ fondamentale favorire la socializzazione del cane in periodo giovanile”, dice Luca Rossi, esperto di psicologia canina.
“Quando i cani fanno la guardia in una proprietà e rilevano chi entra come possibile ‘competitore’ l’obiettivo è quello di allontanarlo – spiega – In questo caso è plausibile parlare di attacco di branco: ovvero gli animali si ‘caricano’ l’uno con l’altro e la presenza del sangue attiva l’istinto animale. La prevenzione è fondamentale – continua l’esperto – ed è legata al fatto che i proprietari dovrebbero fin dalla tenera età, ovvero dal 70° al 140° giorno di vita del cane, garantire rapporti di conoscenza con chi potrebbe incontrare nel suo percorso: ad esempio anziani, una persona claudicante, bambini o persone di etnie diverse.
Una prevenzione volta a far sì, appunto, che il cane socializzi poiché l’obiettivo dell’animale da guardia è la segnalazione ma non deve essere il ‘morso’ o l’attacco.