AgenPress – Le ultime simulazioni YouTrend “dimostrano che la tendenza a considerare il centrosinistra allargato come alternativa vincente al centrodestra è maggioritaria nel Paese. E che il Terzo polo non ha alcuna chance di successo”.
A dirlo, in un’intervista a La Repubblica, Francesco Boccia, responsabile Enti locali del Pd. Per Boccia “è quello a cui stiamo lavorando: per realizzarlo abbiamo tutto il 2022 e ci riusciremo”.
Alla domanda ‘come farete a mettere intorno a un tavolo Conte, Calenda e Renzi, insieme a Bonino e Fratonianni?’ risponde: “Aprendo un confronto serio con tutti quelli che si riconoscono nei valori progressisti e riformisti, senza veti né imposizioni. Partendo dal programma che stiamo costruendo nelle Agorà. Perché per noi il campo largo non è una formula politica, né un’alchimia, ma un’idea di società”.
L’elezione del presidente della Repubblica servirà per testare il campo largo? “Il presidente della Repubblica – risponde – è il garante dell’unità nazionale e dobbiamo votarlo tutti insieme. Destra e sinistra”.
“Io non mi colloco nel campo largo”, replica Carlo Calenda. “Stiamo facendo un percorso diverso, fare alleanze sui progetti. Ma io non posso essere nel campo con i cinque Stelle perché li ho visti governare”.
Secondo Calenda, ci vuole una “rigenerazione della politica. Ci vuole una alleanza larghissima. Una cosa è una alleanza di governo, una cosa è una alleanza politica. Si fanno solo alleanze ‘contro’ e non basate sui contenuti”.
“I Cinque Stelle non esistono più, hanno un pezzo che sta con Conte che si odia con Di Maio. Non sono più niente. Mi piacerebbe fare un confronto con loro, ma non mi riesce”.