AgenPress – “Non accetteremo compromessi, vogliamo un patriota al Quirinale e Berlusconi lo è“: parola di Giorgia Meloni. “La pacchia è finita, alle prossime elezioni del Quirinale il centrodestra ha i numeri per essere determinante e noi vogliamo un presidente eletto per fare gli interessi nazionali e non del Pd”. E’ il succo del discorso con cui la leader di FdI oggi ha chiuso Atreju-Il Natale dei conservatori.
“Il Pd cerca un presidente della Repubblica che sia gradito ai francesi – dice Meloni – io rimango di sasso ma tragicamente non mi stupisce, perché la sinistra ha fatto il procacciatore degli interessi per il governo francese in maniera tragicamente palese”.
“Palazzo Chigi è di fatto l’ufficio stampa dell’Eliseo e Letta è il Rocco Casalino di Macron. Ma vi rendete conto? Questo è l’europeismo a cui dovremmo piegarci? No grazie”.
“Noi crediamo – continua – che bisogna uscire dal pantano dell’attuale sistema di elezione del presidente della Repubblica ed entrare in una repubblica presidenziale con un presidente che risponde non a parlamentari eternamente sul mercato. Non mi stupisce che sia contrario Giuseppe Conte, perché, a occhio, lui non avrebbe fatto il capo del governo con l’elezione diretta e non mi stupisce che sia contrario il Pd che è lì senza mai aver vinto le elezioni. A loro basta pilotare le elezioni del presidente della Repubblica per rimanere in sella, ma la pacchia è finita”.
Poi la presidente di Fratelli d’Italia prende di mira il premier, Draghi: “Leggo che Draghi starebbe valutando di mantenere le strutture dello stato di emergenza senza prorogare lo stato di emergenza e quindi si poteva fare, come FdI sostiene da mesi. Allora non si è voluto fare e sapete perché? Perché la sinistra ha usato fin dall’inizio la pandemia per limitare le libertà degli italiani. E’ un fatto”. E aggiunge, scandendo ad alta voce le parole: “Lo stato di emergenza non si può prorogare”.
“Il presidente Draghi – insiste Meloni – ammette che la situazione dell’immigrazione irregolare è fuori controllo. E allora perché non ha firmato la lettera dei 12 governi di Paesi europei per chiedere di usare i fondi per fermare l’immigrazione di massa, e chiedo a Draghi: perché il ministro Lamorgese è ancora al suo posto?”. ”
Questo è il tempo in cui si rischia di rendere vani quei sacrifici per la libertà fatti nel passato. Noi non lo faremo. Ora ogni occasione è buona per limitare la libertà di parola, di manifestazione e le libertà individuali. Ma, caro Mario Draghi, avete fatto male i conti: la libertà vale anche in tempi di pandemia”.
“Ci hanno detto – continua – che sarebbero piovuti miliardi dall’Europa ma hanno mentito. Sono risorse spalmate in diversi anni, concentrate sugli investimenti, mentre nell’immediato ci potrebbe essere anche una contrazione dell’export e consumi. Allora presidente Draghi, lei è stato incaricato per portare a terra il Pnrr ma segnalo che siete già in ritardo: queste risorse sono molte ma sono a debito e non possiamo permetterci di continuare a indebitare i nostri figli per soldi che non arrivano in tempo dove dovevano arrivare o per farli gestire da stranieri”. E rivolgendosi alla maggioranza, conclude: “Sia chiaro che non avete alibi e che noi non facciamo sconti”.