Afghanistan. Con i talebani milioni di persone soffrono la fame, sanità ed istruzione in condizioni disastrose

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AgenPress – Oggi l’Afghanistan è un paese sull’orlo del fallimento in cui l’economia si è ridotta in sei mesi del 40 per cento. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto il mese scorso che l’Afghanistan è “appeso a un filo”: milioni di persone soffrono la fame, l’istruzione e i servizi sociali sono in condizioni disastrose, e la mancanza di liquidità, con le code davanti alle banche per ritirare contanti, limita anche la capacità delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie di raggiungere le persone in difficoltà.

Davanti alle banche, si formano lunghe code per poter ritirare al massimo 200 dollari alla settimana. Dal ritorno dei talebani i finanziamenti internazionali all’Afghanistan sono stati sospesi e miliardi di dollari che erano depositati all’estero, principalmente negli Stati Uniti, sono stati congelati. In particolare, nel sistema bancario statunitense sono stati congelati 7 miliardi di dollari di fondi afghani, soldi della Banca Centrale afghana depositati negli Stati Uniti dall’ex governo afghano.

Ora il presidente Biden ha annunciato che di questi 7 miliardi, metà verranno usati per aiuti umanitari e metà verranno ridistribuiti tra le famiglie delle vittime dell’11 settembre, per aiutarle nei procedimenti legali.

I talebani chiedono agli Stati Uniti di rivedere la decisione ed evitare “altre azioni provocatorie”. Nella capitale afghana  “in centinaia hanno protestato”. “Se gli Stati Uniti non cambiano rispetto alla loro posizione e continuano con le azioni provocatorie, l’Emirato islamico sarà costretto a riconsiderare la sua politica rispetto al Paese”, affermano le autorità di fatto di Kabul in un comunicato diffuso nelle ultime ore di cui dà notizia l’agenzia Dpa. La richiesta agli Usa è di sbloccare gli asset senza condizioni.

Negli ultimi sei mesi circa un quinto delle famiglie in Afghanistan è stato costretto a mandare i propri figli a lavorare, a causa del crollo dei redditi, e sono circa un milione i bambini ora coinvolti nel lavoro minorile: Secondo un rapporto di Save The Children, dopo anni di guerra, paura e sofferenza, dallo scorso agosto le condizioni dei bambini afghani sono ulteriormente peggiorate.

Due milioni di minori già soffrivano di malnutrizione e nel giro di poche settimane centinaia di migliaia di loro sono stati costretti anche a fuggire dalle loro case. Tantissimi si sono ritrovati a vivere per le strade, senza cibo, protezione e in condizioni igienico-sanitarie terribili, mentre sempre più famiglie sono costrette a gesti estremi pur di sfamare i propri figli. Anche a cederli per fame. Oggi la situazione è gravissima. 5 milioni di bambini sono sull’orlo della carestia e la grave crisi economica minaccia di lasciare più del 95% della popolazione in condizioni di povertà e con un sistema sanitario al collasso.

 

 

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