Green Pass: possibile eliminazione il 31 marzo

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AgenPress. Il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, spera che al “più presto si possa tornare alla normalità”. E sull’ipotesi di eliminare il green pass dichiara che “queste sono valutazioni di carattere scientifico. Adesso possiamo contare sul 90 per cento della popolazione che si è vaccinata. Come cittadino spero che il più presto possibile si torni alla normalità, ma rispettando quello che diranno gli scienziati”.
“Ora ci sono nuovi problemi, – afferma il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti – perché siamo in una nuova fase: la parte sanitaria della pandemia è vinta, ora abbiamo il tema di capire come si convive” con il virus, “di come riaccendiamo l’economia, di come il lavoro possa arricchire le prospettive di vita. Ma non facciamo sempre gli stessi errori, dobbiamo unirci e affrontare insieme i problemi, che non vanno raccontati ma risolti”.
Da oggi parte l’obbligo del Green pass rafforzato per tutti i lavoratori over 50. Infatti dal 15 febbraio è previsto che il green pass rafforzato, cioè esclusivamente per vaccinazione o guarigione, sia richiesto a tutti i lavoratori pubblici e privati a partire dai 50 anni di età, per accedere ai luoghi di lavoro.
L’obbligo resta in vigore fino al 15 giugno 2022. E dall’8 gennaio 2022 è in vigore l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno almeno 50 anni.
Sul Green Pass il ministro al Turismo Massimo Garavaglia sostiene che ad aprile sia tolto: “Mi auguro che lo stato di emergenza, che scade il 31 marzo, non sia rinnovato, visto che i numeri migliorano di settimana in settimana. Di conseguenza tutte le regole legate a quel provvedimento straordinario decadranno”.
Da qui a metà giugno, quando scadrà l’obbligo del Super Green pass per gli over 50, “dovremo capire se ha ancora senso fare questo vaccino. Si tratta di indicazioni che deve dare il mondo della sanità, tenendo conto di quello che dicono Oms e Aifa”.
E va rivisto anche “l’utilizzo del tampone per gli stranieri”. Il settore del turismo “vive di programmazione. Gli operatori devono conoscere con largo anticipo le condizioni in cui dovranno operare. Per l’estate la prospettiva è buona, ci sono già numeri interessanti, ma per Pasqua dipende dalle scelte che si fanno ora”. Ad esempio “i corridoi turistici verso l’estero, che comunque sono pochi, scadono a marzo. Bisogna che oggi, domani al massimo vengano prorogati”. E “poi spero che ad aprile i corridoi non ci siano più e che le liste dei Paesi dove andare e non andare siano eliminate”.
Anche per il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “i dati della  pandemia ci dicono che siamo in una fase positiva, ma il virus c’è  ancora e dobbiamo fare un ultimo sforzo per portare il Paese fuori da  questa situazione e l’introduzione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 va in questa direzione” e sulla possibilità che si elimini il Green pass dopo il 31 marzo, ovvero con la fine dello stato di emergenza, Costa crede che “sia uno scenario possibile, dobbiamo completate la  somministrazione delle terze dosi ma con questo ritmo per marzo  potremmo aver finito e così si potrà aprire uno scenario con meno  misure restrittive”.
Per semplificare la verifica di tutti i green pass durante l’ingresso ai luoghi di lavoro sarà disponibile una nuova tipologia di verifica sull’app VerificaC19. È sufficiente che i verificatori aggiornino l’applicazione sul proprio dispositivo mobile e selezionino la tipologia “LAVORO” prima di effettuare la scansione dei QR code. L’App considera validi, in modo automatico, i green pass generati da vaccinazione, da guarigione o da tampone fino ai 49 anni di età.
Dai 50 anni compiuti in su, ammette solo i green pass generati da vaccinazione o da guarigione. L’App, inoltre, considera valide anche le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione che possono essere presentate da chi è esente dalla vaccinazione per la presenza di specifiche condizioni cliniche documentate:  www.dgc.gov.it
Chi è già in possesso di un precedente certificato di esenzione cartaceo ha tempo fino al 27 febbraio 2022 per richiedere la nuova certificazione digitale con il QR code. Dopo tale data ( ) le certificazioni prive di QR code non potranno più essere utilizzate, neanche per accedere ai luoghi di lavoro.

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