AgenPress – “Preferiamo la pace o il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il cdm.
“E’ chiaro che la guerra ha causato un peggioramento delle prospettive di crescita. In particolare su questo pesano l’aumento dei prezzi dell’energia e altri beni, ma anche la fiducia dei consumatori che è diminuita. Consumatori e imprese vedono oggi un futuro meno positivo”.
“Andiamo con l’Ue, – ha sottolineato – se ci propone l’embargo sul gas, siamo contenti di seguire. Quello che vogliamo è lo strumento più efficace per la pace. Ci chiediamo se prezzo del gas può essere scambiato con la pace”.
“Ci sarà una proposta Ue che uscirà fra pochi giorni sull’energia, non so se ci sarà sul prezzo del gas, ci sono punti di vista diversi fra noi la Germaia e l’Olanda. Continuiamo a discutere, in Consiglio Ue di maggio sarà un punto di conclusione di questo dibattito e ci saranno proposte. Ma non possiamo solo aspettare in sede Ue, la nostra intenzione è andare avanti con provvedimenti “nazionali”.
“Io non so da quanto tempo chiedo sia in sede Ue e in tutte le altre di mettere un tetto ai prezzi del gas, che è la cosa più razionale da fare ma che può essere fatta solo a livello Ue”.
“Faremo tutto ciò che è necessario per aiutare famiglie e imprese all’interno della cornice europea. La disponibilità del governo c’è ed è totale”.
“Siamo molto consapevoli del disagio sociale, soprattutto per chi teme l’impatto dell’inflazione e siamo pronti e intervenire. L’abbiamo già fatto nel recente passato, sono stati stanziati 15,5 miliardi. Nelle prossime settimane comprenderemo meglio le dimensioni dell’intervento necessario e come finanziarlo”, ha aggiunto. Draghi ha sottolineato come sia “importante la cornice europea”, e ha spiegato che sono “tutti al lavoro per rispondere a uno shock comune”.
“Il governo e le forze politiche oggi sono un tutt’uno agli occhi degli italiani. In questo momento possono dare fiducia, mostrare che il governo può affrontare l’emergenza con tutte le azioni necessarie” dai “sostegni” agli “aiuti alle famiglie, ma anche continuare il percorso molto positivo, tutto sommato, del Pnrr e delle riforme. Bisogna mettere il governo” nelle condizioni “di affrontare queste due sfide”, serve “unità”.