AgenPress. “Trovo ineccepibile dal punto di vista costituzionale e politico la decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di respingere le dimissioni di Mario Draghi e di rimandarlo alle Camere per valutare se ha ancora la fiducia.
E’ infatti giusto che se ne discuta, per rispetto del popolo italiano , della democrazia e della Costituzione, nella sede istituzionale: il Parlamento, affinchè la politica torni ad essere protagonista rispetto a finanza ed economia, come invece accaduto sin qui e i mercati hanno confermato e dimostrato nel giorno dell’ apertura della crisi.
Resta la difficoltà di capire i reali motivi e le ragioni di una crisi nata in uno dei momenti maggiormente difficili della storia del nostro Paese e del continente europeo, con famiglie ed imprese che stentano a comprendere i balletti della politica in un frangente delicato, bollette alle stelle, spese e materie prime elevate ed inflazione all’otto per cento ed un autunno che si annuncia a dir poco ancor più ostico.
Dunque, i veri danneggiati sono solo gli italiani. I partiti facciano presto e bene scegliendo con onestà se continuare ad andare avanti seriamente e senza litigi nella legislatura o invece ricorrere alle urne che non sono un’ordalia e che non devono mai far paura in quanto espressione della democrazia diretta”.
Lo dice in un comunicato il Presidente di Unione Cristiana Sen. Domenico Scilipoti Isgrò.