AgenPress – Gli stoccaggi di gas dell’Italia hanno raggiunto, allo scorso 23 agosto, quota 80,1% della capacità a fronte di un tasso di riempimento del 78,05% della Ue. La Germania è all’81,07%, la Francia al 90,06%. I livelli più alti si confermano quelli della Polonia, le cui scorte di metano sono al 99,56% della capacità. E’ quanto emerge dai dati sulle scorte aggregate di gas rese note da Gie (Gas Infrastructure Europe).
Resta forte il prezzo del gas ad Amsterdam, dove sale del 7,4% a 313,65 euro al megawattora, spinto dai timori per uno stop delle forniture russe. Il massimo toccato dai future sul metano nel corso di seduta è stato di 318 euro. Poi si assesta su quota 310 euro, un rialzo comunque vertiginoso sulla peggiore crisi di approvvigionamento degli ultimi decenni che mette pressione ai Governi.
Il governo contemporaneamente lavora al piano di risparmi energetici. Un piano che avrà un’intensità crescente legata alla quantità di gas che potrebbe venire a mancare. Ma che non vedrà drastici razionamenti, non prevede imposizioni sui consumi domestici. Ai cittadini sarà però suggerito, attraverso una diffusa campagna pubblicitaria, che partirà in modo più deciso a settembre, di fare attenzione ai consumi. Al momento l’inverno sembra messo al riparo. Le importazioni dalla Russia valevano circa il 40% del fabbisogno: ora circa la metà. Ma soprattutto gli stoccaggi proseguono a buon ritmo. Hanno superato quota 80% e si prevede “il raggiungimento del 90% entro ottobre”, ha assicurato il premier Mario Draghi.