AgenPress – Un incredibile caso scuote le Elezioni 2022, quella del Partito Animalista Italiano che si presenta alle elezioni con la lista “Partito Animalista-Ucdl-10 Volte Meglio”: lista frutto di un accordo con il movimento “Ucdl” ed il Partito “10 Volte Meglio” già presente in Parlamento in passato.
La lista presentata dal Partito Animalista Italiano, come conferma l’avv. Cristiano Ceriello presidente del movimento, presenta due esenzioni: quella europea, perché il PAI è membro del Gruppo europeo Animal Politics EU che conta 3 eurodeputati; nonché soprattutto quella del movimento 10 Volte Meglio, gruppo presente in componente nella Legislatura in scadenza e che, ancor di più, rende la lista esente dalle firme.
Semplice, eppure no! Anzi, scoppia un caso giuridico che forse arriverà sino alla Corte Europea. La Lista del Partito Animalista si trova difatti con le proprie liste approvate in alcune regioni (vedasi Emilia-Romagna, Calabria) e bocciate in altre regioni. Assurdo il caso scoppiato in Campania, dove alla Camera dei Deputati la Circoscrizione Campania 1 (Napoli e Provincia) ha rigettato la lista, mentre la Circoscrizione Campania 2 (Avellino, Benevento, Caserta e Salerno) ha approvato tutte le liste “Partito Animalista-Ucdl-10 Volte Meglio”.
Lotteremo in tutte le sedi, annuncia Cristiano Ceriello insieme ad Erich Grimaldi presidente di UCDL ed Enrico Bozza segretario di 10 Volte Meglio, affinché il diritto non venga calpestato ed il principio democratico, sancito anche dai trattati internazionali, del “favor partecipationis” venga applicato.
E’ assurda, irreale ed anti-democratica la situazione venutasi a creare, assurda la violazione democratica che calpesta i diritti di partecipazione alle elezioni, ancora di più in una campagna elettorale dove le forze politiche minori hanno dovuto organizzare la macchina elettorale in 10 giorni, ad agosto con l’Italia in vacanza.
Per questo si è pronti, concludono dal Partito Animalista, anche ad azioni di disobbedienza e protesta civile, affinché la democrazia venga rispettata e la parola sulle liste animaliste sia data ai cittadini, non alla discordante interpretazione delle Corti.