Ue. Consiglio europeo, raggiunto accordo sul gas. Draghi, il risultato dimostra che l’Europa è più unita

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AgenPress – Il  price cap, nella sua versione dinamica temporanea  è chiaramente citato nelle conclusioni finali del Consiglio Ue grazie innanzitutto a questi due fattori.

Alla lettera c, infatti, l’applicazione del cosiddetto corridoio dinamico è soggetto alle salvaguardie contenute nell’articolo 23 del Regolamento proposto dalla Commissione lo scorso 18 ottobre.

È stato stabilito che il cap non deve mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento di gas, non deve comportare un aumento complessivo del consumo di gas, non deve impedire i flussi di gas intra-Ue basati sul mercato e non deve pregiudicare la stabilità e l’ordinato funzionamento dei mercati dei derivati energetici.

A queste tutele, come stabilito a Bruxelles, va accompagnata quella legata ai contratti a lungo termine stipulati bilateralmente da un Paese membro con uno Stato terzo.

È il caso questo, dell’esenzione di cui ha parlato il premier ungherese Viktor Orban.

Di gas ha parlato Mario Draghi. La decisione di questa notte come gli annunci dei mesi scorsi hanno portato a un calo del prezzo del gas. Il prezzo del gas sul mercato Ttf che aveva toccato 350 euro per megawattora ad agosto è sceso a 116 euro. Circa un terzo e oggi dopo che si è diffusa la notizia che avevamo trovato un accordo, ha perso il dieci per cento. A dimostrazione che la componente speculativa che c’è nella formazione di questo prezzo è molto rilevante. E questo era il modo in cui andava affrontata questa crisi fin dall’inizio”.

“Un’ulteriore prova della bontà delle nostre proposte che si tradurranno presto in bollette più basse. C’è un aspetto che mi rende particolarmente orgoglioso: tutte queste misure sono iniziative del governo italiano. Portate avanti con tenace e proficuo sforzo di mediazione.

“L’Italia è il Paese dell’Unione europea che ha più diversificato le forniture di gas, riducendo di circa due terzi la sua dipendenza dalla Russia”.

“Abbiamo accelerato sulle rinnovabili per rafforzare la nostra sicurezza energetica. Abbiamo speso 60 miliardi di euro per aiutare famiglie e imprese a resistere meglio all’aumento dei prezzi ma abbiamo anche mantenuto sotto controllo i costi per la finanza pubblica”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

“Gli effetti” dell’azione di governo “soprattutto sul piano dell’equità sono stati significativi” e “abbiamo dimezzato l’effetto dei rincari sui bilanci famigliari. Nel caso delle famiglie più povere l’impatto dell’inflazione è stato ridotto del 90%”, ha aggiunto il premier.

“Le decisioni di questa notte mi hanno reso soddisfatto – ha proseguito Draghi -. Sono arrivate dopo un po’ di tempo, ci è voluta un po’ di energia, ma il pacchetto approvato accoglie tutte le proposte dell’Italia: la creazione di un corridoio per il prezzo del gas, la questione del disaccoppiamento del prezzo del gas dal prezzo dell’elettricità, la necessità di avere strumenti comuni per affrontare e mitigare il rincaro dei prezzi dell’energia e il suo effetto su famiglie e imprese”.

“Nelle prossime settimane la Commissione e i ministri europei dell’energia finalizzeranno i dettagli di questi accordi, in modo da essere operativi il più presto possibile – ha aggiunto il premier uscente -. Dopo questo accordo il prezzo del gas è già sceso, a dimostrazione che negli aumenti finora registrati c’era una forte componente speculativa”.

La Commissione riceve formalmente dal Consiglio europeo il mandato di costruire una piattaforma aggregata per negoziare gli acquisti di gas, e potrà adottare “decisioni concrete” sul price cap al Ttf di Amsterdam.

“Le proposte finora chiedevano ai Paesi con disponibilità di gas di condividere queste disponibilità. Ed è una dimensione della solidarietà, non c’era nessun elemento di solidarietà sui prezzi. Il nostro problema non è la disponibilità di gas, siamo in Ue quelli con la maggiore disponibilità. Il problema nostro è il prezzo e su questo fronte non c’erano proposte”.

“Abbiamo sempre detto che la risposta alla crisi deve essere europea – ha aggiunto il premier -, dobbiamo preservare l’unità dei nostri Paesi, essenziale per imporre la massima pressione sulla Russia”.

“Dobbiamo preservare il mercato unico, impedire il rischio di instabilità finanziaria. Una forte risposta europea è essenziale per l’Italia e anche per l’Europa”, ha poi precisato Draghi, ricordando come le conclusioni del Consiglio “mostrano che l’Ue è unita”.

Il risultato di oggi mostra che l’Europa è più unita. Nessuno di noi prima di questa riunione, specialmente dopo il vertice di Praga, poteva immaginare che arrivassimo a una decisione così unitaria su quello che oggi è il problema più importante dell’Ue”, ha poi aggiunto il premier.

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