AgenPress – Ha perso la vista da oltre un anno ma Leo, un cane cocker spaniel grazie al suo olfatto continua a cercare e soprattutto trovare i tartufi con il suo proprietario, Lorenzo Tanzi, esperto “cavatore” che lo accudisce, nelle campagne di Città di Castello.
A raccontare la storia di Leo è proprio il suo proprietario.
“I miei figli, Daniele e Valentina da tempo volevano regalare un cagnolino alla mamma Graziella. Quando sono venuti a conoscenza che un nostro cugino che abita a Perugia aveva disponibili dei cuccioli di cocker spaniel hanno deciso di acquistarne uno. Così nell’agosto del 2012 è arrivato Leo nella nostra famiglia: piccolo e magrolino ma con due occhi vivaci ha conquistato subito l’affetto di tutti. I cani che abbiamo avuto (una trentina) sono stati addestrati tutti per la cerca dei tartufi. Di comune accordo abbiamo deciso di provare ad addestrare anche Leo. Fin dall’inizio – prosegue Tanzi – il cucciolo ha manifestato una particolare predisposizione per il profumo del tartufo, riuscendo a localizzarlo con molta facilità ogni qualvolta ne nascondevo qualcuno nel nostro giardino. La prima volta che è uscito in cerca con un altro cane ha manifestato una particolarità che è rimasta nel tempo, la gelosia per il tartufo trovato. Quando il cane adulto si è avvicinato lo ha allontanato ringhiando nervosamente. Con il tempo Leo ha acquisito una cerca meticolosa che gli ha sempre permesso di individuare i tartufi appena emanavano un debole profumo. Nel mese di Luglio dello scorso anno però, purtroppo – racconta ancora – ha iniziato a manifestare segni di difficoltà nell’individuare gli ostacoli durante la cerca, in particolare modo alle prime luci del mattino. Da una sommaria diagnosi sembrava trattarsi di cataratta. Nei mesi successivi poi ho notato che le difficoltà a orientarsi nel bosco erano aumentate. Ho deciso allora di farlo visitare presso la clinica veterinaria dell’Università di Perugia dal professor Arcelli.
“L’olfatto di Leo – ha spiegato il proprietario è invece rimasto inalterato così come la sua grande passione. Malgrado le difficoltà oggettive riesce ancora ad individuare i tartufi”.
Il cane sarà protagonista assieme ad altri campioni del fiuto a “quattrozampe” (bracchi, bracchi-pointer, lagotti, meticci ed altre razze) con i loro conduttori provenienti da tutto il centro-Italia del primo memorial “Alessandro Ghigi”, gara di cani da ricerca e cavatura del tartufo domenica 30 ottobre nell’ambito della 42/a edizione della Mostra mercato nazionale del tartufo bianco che si tiene a Città di Castello.