AgenPress – “Io credo che valga la pena mettere insieme due numeri: la nave Ong Acean Viking che oggi attracca in Francia è la prima nave di una Ong che abbia mai attraccato in Francia con 230 migranti. Questo ha generato una reazione molto dura nei confronti dell’Italia che ha fatto entrare quasi 90mila emigranti”. Lo afferma la premier, Giorgia Meloni, in conferenza stampa.
“Si ritiene che l’Italia per scelta di tutti gli altri sia l’unico porto possibile di sbarco per i migranti che arrivano dall’Africa? Io non credo che non sia giusto. A chi dice che non siamo uno stato Ue responsabile”, dico che “mentre si discuteva dell’Ocean Viking ha fatto sbarcare 600 persone nello stesso giorno. Di fronte a 234 persone saltano relazioni diplomatica? A me pare che” questo “rischia di tradire qualcos’altro”, che “per la prima volta c’è un altro porto possibile”.
“Quando si parla di ritorsioni in un dinamica Ue qualcosa non funziona. Sono rimasta molto colpita dalla reazione aggressiva del governo francese, incomprensibile e ingiustificabile”, ha aggiunto.
“Cosa fa arrabbiare? Il fatto che l’Italia deve essere l’unico porto di sbarco per i migranti del Mediterraneo? Questo non c’è scritto in nessun accordo”.
“Ora tre cose possiamo fare: possiamo decidere che siamo l’unico porto d’Europa ma non sono d’accordo, non ho avuto questo mandato. Ipotesi due: non credo che si debba litigare ogni volta con Francia, Grecia…Unica soluzione comune, e ne ho parlato con Macron, Germania e Ue, è la difesa dei confini esterni dell’Ue, bloccare le partenza, aprire hotspot. Abbiamo speso milioni di euro per aiutare la Turchia, ora serve una soluzione europea”.
“La richiesta di isolamento dell’Italia tradisce una dinamica Ue curiosa. Si parla di solidarietà e condivisione…voglio sperare che non accada, non sarebbe intelligente” per un’Ue che deve avere “un suo standing”.
“Io continuo a dare la mia disponibilità per incontrarci e per mettere sul tavolo le soluzioni perché io francamente non so quale siano. Noi non siamo più in grado di occuparcene ed abbiamo un mandato per occuparcene in modo diverso.