AgenPress. Nella giornata di ieri, l’On. Carmela Auriemma (M5S) è intervenuta alla Camera citando l’inchiesta di Animal Welfare Foundation ed ENPA, diffusa da Animal Equality, che mostra le terribili condizioni di viaggio degli agnelli trasportati vivi verso i macelli italiani. L’Onorevole ha chiesto di intervenire per vietare questa pratica una volta per tutte.
Come mostrano le recenti immagini diffuse ieri da Animal Equality, ogni anno in questo periodo, milioni di agnelli sono condotti al macello, spesso ancora non svezzati, a seguito di viaggi crudeli nel corso dei quali si verificano maltrattamenti e violazioni delle norme sul benessere animale.
L’On. Auriemma ha ricordato che questi animali, a soli 22 giorni di vita, “vengono stipati in angusti camion sovraffollati, dove saranno costretti a calpestarsi a vicenda, sopravvivendo alle intemperie, alla fame e alla sete. Questo lungo viaggio – da un paese all’altro dell’Europa, e non solo – terminerà in un macello, dove assisteranno terrorizzati e senza alcuna via di scampo, al dissanguamento dei loro simili. Una crudeltà inaccettabile in una società che vanta di reputarsi civile”.
Negli anni, Animal Equality e altre organizzazioni per la protezione degli animali, hanno documentato le pessime condizioni in cui agnelli e altri animali vengono trasportati per ore e a volte giorni, via terra e via mare.
Sistemi di abbeveraggio fuori uso, agnelli con le zampe spezzate o agonizzanti e mezzi di trasporto non a norma: la recente investigazione condotta su strada da Animal Welfare Foundation ed ENPA mostra ancora una volta quanto i controlli siano insufficienti a evitare le sofferenze di questi vulnerabili animali. Tutti e cinque i camion trasportatori fermati e perquisiti dalla polizia, inoltre, sono stati multati per un totale di 20 mila euro.
“Come possiamo tollerare simili barbarie in una società dove ormai la carne si potrebbe coltivare in laboratorio? – ha aggiunto l’On. Auriemma – Vietare la macellazione di cuccioli in allattamento dovrebbe essere un altro ambizioso traguardo che questo parlamento e questo governo, dovrebbero puntare a raggiungere”.
Eppure il Governo italiano ha di recente affermato che il nostro Paese è tra quelli con le più avanzate leggi in merito alla tutela degli animali trasportati. Il 28 marzo, in risposta a un’interrogazione parlamentare dove veniva citato il lavoro di denuncia di Animal Equality nei confronti del trasporto degli animali vivi, la Viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci ha di fatto espresso la propria solidarietà a favore di questa pratica, anziché riconoscere le problematiche terribili che questa comporta.
A livello europeo, il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha sottoscritto una nota presentata dal Portogallo in occasione dell’ultimo Consiglio Agricoltura e Pesca dell’Unione europea (AGRIFISH) che porterebbe l’Unione europea a compiere clamorosi passi indietro sul trasporto degli animali vivi.
“Le immagini raccolte mostrano ancora una volta il fallimento di un sistema produttivo che continua incurante a sfruttare animali trattati come merci: ciò che si verifica sulle strade italiane ed europee è la conferma che bisogna vietare il trasporto degli animali in via definitiva, senza più cercare di giustificare questa pratica orribile”, afferma Matteo Cupi, Vicepresidente di Animal Equality Europa.