AgenPress – Sono oltre tremila le assunzioni nella Pubblica amministrazione, di cui i due terzi (oltre 2.100) per le forze dell’ordine. E riguardano l’Arma dei carabinieri, la guardia di finanza, i vigili del fuoco, la polizia di Stato, le capitanerie di porto e la guardia costiera.
Le tabelle allegate alla bozza indicano che un migliaio di nuovi posti di lavoro sono destinati ai ministeri, tra dirigenti, funzionari e assistenti: 301 all’Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all’Agricoltura, 4 all’Ambiente, 4 all’Università e ricerca, 2 al ministero per Imprese e Made in Italy, 350 funzionari per il Lavoro, 142 per il Turismo, 49 per la Salute.
Più di due terzi di questi – una somma che si aggira attorno alle 2100 unità – sono destinati alle forze dell’ordine e in particolare della Guardia costiera, che vedrà un incremento della pianta organica di 390 persone. “L’obiettivo di questo intervento è quello di migliorare in generale il funzionamento dello stato”, ha spiegato il ministro della Pa Paolo Zangrillo, in un’intervista al Messaggero. “Sono tutte professionalità necessarie per una macchina pubblica davvero moderna”.
Quanto alla stabilizzazione dei precari, la bozza introduce diverse misure per rafforzare la capacità amministrativa degli enti locali. In particolare, viene data la possibilità a Regioni, Province e Comuni di procedere alla stabilizzazione fino al 31 dicembre 2026 che abbiano superato i 36 mesi a tempo determinato, nei limiti della pianta organica e previo superamento di un “colloquio selettivo”.
Anche nella scuola, su direttiva del ministro Valditara, si prepara un piano straordinario per l’assunzione a tempo indeterminato di 50 mila insegnanti.
Nel dettaglio, i nuovi insegnanti verranno reclutati sulla base delle graduatorie dei vincitori di concorso: verranno selezionati da quelli che, nonostante l’idoneità, non sono stati ancora assunti. Ma nella quota di 50 mila, circa la metà dei docenti saranno destinati al sostegno di ragazzi con disabilità: in questo caso, la procedura straordinaria prevede un anno di prova, al termine del quale si svolgerà un esame selettivo.
Con il decreto Pa, secondo quanto si apprende, arriva un “aumento del compenso fino al 30 per cento per i ricercatori che vincono finanziamenti di ricerca, come ad esempio i progetti Gant Horizon e Marie Curie”. La norma, viene spiegato, “è pensata per incentivare i dottori di ricerca a rimanere in Italia e, allo stesso tempo, per attrarne di nuovi dall’estero. Oggi i vincitori di Gant possono decidere di svolgere il proprio progetto di ricerca altrove, lasciando il proprio istituto di provenienza e portando con sé la dote finanziaria. L’introduzione della norma è un incentivo a restare in Italia e a richiamare ricercatori dall’estero”.