AgenPress. Le donne ucraine stanno assumendo ruoli e responsabilità prima non disponibili per loro, soprattutto in circostanze difficili e pericolose.
La legge ucraina in precedenza vietava alle donne di svolgere lavori ritenuti troppo pericolosi. Estrazione mineraria sotterranea, forgiatura di metalli caldi e utilizzo di macchinari pesanti: questi erano solo alcuni dei lavori che le donne ucraine non potevano svolgere in precedenza.
Migliaia di uomini ucraini hanno lasciato il lavoro per arruolarsi nell’esercito e difendere il Paese dopo l’invasione della Russia avvenuta 16 mesi fa. Da quando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato la legge marziale dopo l’invasione della Russia, sospendendo così le leggi esistenti nel paese, le donne ucraine sono andate a lavorare.
Le donne hanno storicamente svolto un ruolo cruciale nella forza lavoro in tempo di guerra, assumendo posti di lavoro e responsabilità tradizionalmente ricoperti da uomini, come è accaduto durante entrambe le guerre mondiali.
L’estrazione del carbone è fondamentale per il settore energetico dell’Ucraina, poiché fornisce luce e calore al paese.
Quando centinaia di minatori sono stati arruolati nell’esercito, la compagnia mineraria ha chiesto alle donne se volessero lavorare sottoterra.
Tetiana, che è una delle oltre 45 donne che lavorano sottoterra nella miniera di carbone nell’Ucraina orientale, spera di continuare a lavorare all’interno della miniera dopo la guerra. Tuttavia, lei e altre donne stanno combattendo una dura battaglia contro le tradizionali norme di genere nel suo paese.
Queste donne stanno dando un contributo significativo al loro paese. Ci sono anche 60.000 donne che prestano servizio nelle forze armate ucraine, 5.000 delle quali in unità di combattimento, secondo Yevheniia Kravchuk, membro del parlamento ucraino.
Infrangere le norme di genere è una sfida, ma queste donne stanno aprendo la strada a una maggiore uguaglianza e, sperano, a conferire potere a se stesse e alle generazioni future.