AgenPress. “Affermare che le diverse anime che compongono l’Associazione Nazionale Magistrati siano luoghi di oscure trame di potere è una grossolana sciocchezza, che che misconosce la complessiva storia della nostra associazione”.
Così Dorotea Quartararo, Presidente del Tribunale di Siracusa, in apertura del Convegno nazionale di Unicost ‘Le Medee del nostro tempo: spunto di riflessione sull’infanzia violata”, svoltosi presso il Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, con l’obiettivo di indagare il tema degli abusi emotivi e fisici in danno dei minori all’interno del nucleo familiare.
Quartararo ha altresì dichiarato: “Ricorre l’anniversario delle stragi di Capaci e via d’Amelio, e il mio pensiero va a tutti i caduti nell’esercizio e per l’esercizio del loro dovere. La ricchezza del dibattito ideale fra le diverse anime della magistratura non ha mai messo in discussione il comune denominatore costituito dalla valutazione del merito e della professionalità ed è questo il patrimonio comune che è alla base del prestigio e dell’autorevolezza che deve caratterizzare l’esercizio della giurisdizione”.
Nell’ambito dell’evento, Rossella Marro, Presidente nazionale Unicost, ha riflettuto sull’importanza “degli strumenti giudiziari posti a tutela dei diritti dei minori, pur nella consapevolezza che la risposta giudiziaria non può essere la sola, in quanto spesso interviene quando la lesione del diritto si è già realizzata, essendo invece fondamentale rafforzare tutti gli strumenti di prevenzione attraverso la realizzazione ed il consolidamento della fondamentale rete di protezione sociale”.
Le ha fatto eco Chiara Salomone, della direzione nazionale Unicost, che ha osservato: “Le Medee del nostro tempo: spunti di riflessione sull’infanzia violata” è un’occasione per riflettere – insieme a voci della magistratura italiana ed europea, dell’accademia e del giornalismo – sulla tutela dei diritti dei minori. Un incontro che coniuga la riflessione giuridica con uno sguardo sulla grecità e testimonia che l’elaborazione culturale e la riflessione giuridica sono la cifra caratterizzante il modo di fare attività associativa tra i magistrati in cui Unità per la Costituzione si riconosce”.
Fra i relatori, sono intervenuti: Filippo Pennisi, Presidente della Corte d’Appello di Catania; Dorotea Quartararo, Presidente del Tribunale di Siracusa; Ezechia Paolo Reale, Segretario Generale del Siracusa Institute; Margherita Rubino, Università di Genova; Ilaria Cavo, giornalista e deputata; Domenica Motta, Presidente della Sezione famiglia della Corte di Appello di Catania; Roberto Di Bella, Presidente del Tribunale per i minorenni di Catania; Lina Trovato, Sostituta procuratore, Procura della Repubblica di Catania-Dia.
Le conclusioni sono state affidate a Raffaele Sabato, giudice della Corte Europea dei Diritti umani.