Patrick Zaki. Le reazioni dell’opposizione. Il governo batta un colpo. Il nostro Paese reagisca con forza diplomatica e istituzionale

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AgenPress – “Patrick Zaki è stato condannato a tre anni di reclusione in Egitto, vederlo portare via in tribunale pesa come un macigno, non ci sono parole per questa gravissima ingiustizia. Siamo di fronte a un verdetto scandaloso: ora serve la mobilitazione di tutte e tutti per riaffermare le ragioni del diritto e chiederne la liberazione. Il governo italiano batta ufficialmente un colpo: il Ministro Tajani venga a riferire alle Camere”. Così in una nota la segretaria del PD Elly Schlein.

“Dopo due anni di detenzione preventiva, altri due anni di umiliazioni, ora per Zaki è arrivata la condanna inappellabile a 3 anni di reclusione per aver espresso opinioni politiche sui social a favore dei diritti umani”, commenta Stefano Vaccari, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.

“Portato via in manette dal tribunale come il peggiore dei terroristi. Una vergogna di cui si macchia l’Egitto. Il nostro Paese deve reagire con forza diplomatica e istituzionale. Spetta al governo, alla presidente Meloni e al ministro Tajani. Senza alcuna titubanza. La libertà di Zaki in nome della democrazia e della libertà”.

“Siamo sconcertati per la notizia della condanna a tre anni per Patrick Zaki. Si tratta di un fatto gravissimo sul quale il ministro Tajani deve venire a riferire immediatamente per dirci quali saranno le prossime azioni del governo”, afferma Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera.

“Il nostro Paese non può accettare una condanna di questo tipo e ha il dovere di fare quanto in suo potere per evitare che un ragazzo, che ha subito già numerose e profonde ingiustizie, ne subisca delle altre. Il Movimento 5 Stelle è vicino alla famiglia e agli amici di Patrick Zaki e continuerà a chiedere la sua immediata liberazione”.

“La sentenza su Patrick Zaki è vergognosa e inammissibile. Non si può condannare una persona sulle basi di quello che ha scritto sui social. La libertà di espressione è uno dei pilastri dei diritti dell’uomo e l’Egitto dimostra ancora una volta di non rispettare i suoi cittadini e di non ritenerli meritevoli di libertà”, afferma il senatore dell’Alleanza Verdi e Sinistra Tino Magni.

“Dopo l’insabbiamento sulle responsabilità sull’uccisione di Giulio Regeni un’altra sentenza liberticida che dimostra come il regime egiziano sia lontano dal riconoscere i più semplici diritti civili. L’Italia e l’Europa dovrebbero intervenire e condannare fermamente quello che è accaduto oggi invece, come al solito, si soprassiederà e si guarderà dall’altra parte perchè alla fine conviene così. Invece non dobbiamo arrenderci a questa logica: le persone vengono prima del profitto”.

“Nell’urlo della madre di Patrick Zaki sta lo sgomento di tutti noi dopo questa terribile notizia. Il governo deve intraprendere ogni iniziativa utile affinchè in Egitto si vigili sul pieno rispetto della persona e dei diritti di Zaki”,  dichiara il leader di Azione Carlo Calenda.

 

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