AgenPress. Massimo Bitonci, sottosegretario del Ministero delle imprese e del made in Italy, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Fino a qui tutto bene”, condotta dal direttore Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.
Riguardo alla tassa sugli extraprofitti. “Quando nel primo trimestre di quest’anno c’è stato un aumento dei margini del 70% rispetto allo stesso trimestre dello scorso e quando le previsioni per il 2023 sono di utili molto superiori al 2022, chi conosce il sistema bancario capisce benissimo che questa è una tassazione molto limitata rispetto a quello che è il guadagno che le banche fanno, in base anche ad un sistema che impone a tutti noi di passare attraverso le banche. Quindi attenzione a parlare di libero mercato, perché il cittadino non è libero di pagare l’F24 in contanti da qualche altra parte. C’è un sistema che dà vantaggi indiscutibili al sistema bancario.
E’ un contributo di solidarietà da parte del sistema bancario, che anche in periodo di crisi ha dei margini molto alti. E’ una norma che non va a colpire l’utile della banca, ma il differenziale dei tassi d’interesse. Questo prelievo nei confronti del sistema bancario influirà dello 0,2 sul costo dei conti correnti, quindi di cosa stiamo parlando e sullo 0,1 dell’intero patrimonio attivo del sistema bancario. Abbiamo un’inflazione che, seppur in calo, è ancora alta sui beni alimentari, lo Stato deve quindi dare una mano a queste persone e il prelievo dove deve farlo? Sugli stipendi e le pensioni, o su chi ha fatto extraprofitti?
Io non sono contro il sistema bancario, che serve a finanziare le imprese, ad aiutare le famiglie. Lo Stato interviene in favore del sistema bancario continuamente e infatti la risposta dell’Abi è stata sensata: sediamoci, parliamone, magari rendiamo deducibile questa tassa, però non si sono detti contrari perché capiscono di aver generato degli utili molto importante. Le entrate di questa misura dovrebbero essere tra i 2,5 e i 3,1 miliardi. Quella somma potrà essere utilizzata per dare degli aiuti al sistema delle imprese e soprattutto alle famiglie, aiutandole magari con un taglio della tassazione”.