AgenPress – La Bce si prepara a inviare al governo italiano una lettera in cui criticherebbe il merito e il metodo della tassa sugli extraprofitti delle banche. Lo riporta il Corriere della Sera, spiegando che la missiva, firmata da Christine Lagarde, dovrebbe arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi e su quello del Tesoro al massimo tra un paio di settimane. La Bce lamenterebbe innanzitutto il fatto di non essere stata avvisata della decisione di introdurre il prelievo, come del resto nessuna comunicazione preventiva è giunta alla Banca d’Italia.
Nella missiva “ci sarebbe una netta censura al provvedimento”, è scritto nell’articolo, che nell’idea di Francoforte, “potrebbe essere potenzialmente dannoso per l’economia e il credito”.
Come riporta il Sole24ore non si tratta di un’iniziativa della Bce. Un portavoce della banca centrale europea ha confermato al quotidiano che la presidente Christine Lagarde ha ricevuto “la richiesta ufficiale di consultazione” da parte del ministro italiano delle Finanze. La richiesta, confermata al Sole24Ore anche da una portavoce del Mef, sarebbe arrivata a Francoforte prima di questa settimana. La richiesta di un parere ufficiale della Bce si rende necessaria in quanto interventi governativi sul sistema bancario possono avere ripercussioni sulla trasmissione della politica monetaria e sulla stabilità finanziaria.
Per quel che riguarda i contenuti l’Eurotower – scrive il Corriere della Sera – riterrebbe il provvedimento potenzialmente dannoso per l’economia ed il credito, considerando un errore intervenire d’autorità sui margini di interesse delle banche senza considerare i costi e indebolendo la capacità degli istituti di credito di resistere ad eventuali futuri shock.
Critiche anche sul metodo seguito dall’esecutivo di Roma: secondo il Corriere della sera viene contesta la mancata comunicazione preventiva alla Banca d’Italia e a Francoforte. Il Trattato Ue stabilisce che la Bce debba essere “consultata dalle autorità nazionali su ogni progetto di legge” nei campi di sua competenza.