AgenPress. “L’Italia è un paese sovrano, non si fa ricattare da alcuno” ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in relazione alle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Ryanair Michael O’ Leary, secondo il quale il decreto prezzi è basato su dati spazzatura dell’Enac, visto che “non è vero che abbiamo un algoritmo di riconoscimento dell’apparecchio con cui viene fatta una prenotazione – ha spiegato – e non è vero che siamo in grado di geolocalizzare il cliente”.
“Giustissimo! Il Governo non deve farsi ricattare” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, plaudendo alla dichiarazione del ministro Urso
“Quanto alle affermazioni di oggi dell’amministratore delegato di Ryanair, continua a non rispondere alla semplice domanda che gli abbiamo fatto fin dall’inizio: ma se non usa gli algoritmi perché si preoccupa tanto di un decreto che si limita esclusivamente a vietarne l’uso, peraltro una tantum, quando conduce a un prezzo di vendita del 200 per cento superiore alla tariffa media del volo?” si domanda Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ora il Governo deve fare un passo ulteriore. Deve considerare pratica commerciale scorretta l’uso di tutti gli algoritmi che modificano il prezzo di vendita a seconda della profilazione web dell’utente. Un intervento, quindi, a 360 gradi. Come spiega oggi l’Antitrust, infatti, il divieto del loro uso non comprime la libertà di fissazione delle tariffe o dei prezzi, ma ne impedisce lo sfruttamento abusivo. Insomma, non deve essere possibile che uno stesso bene cambi di prezzo a seconda di chi vuole acquistarlo grazie alla possibilità tecnica di spiare e controllare sul web chi è l’acquirente e alle tracce che ha lasciando navigano su internet” conclude Dona.