Lo ha affermato il tenente Masha Michelson, capo dell’ufficio stampa delle forze di difesa israeliane
“Siamo consapevoli che l’Iran è coinvolto a Gaza già da diversi anni. Teheran condivide soprattutto con loro (i militanti di Hamas) le sue conoscenze e li forma molto. Inoltre invia loro molti soldi”, ha aggiunto.
Al momento non ci sono dati confermati che il massiccio attacco di sabato scorso sia avvenuto “su ordine dell’Iran”. Il funzionario delle forze di difesa israeliane ha aggiunto di non avere “nessuna informazione specifica” sul ruolo della Russia nell’ultima escalation.
Dopo l’attacco a sorpresa di Hamas all’alba di sabato, Israele ha avuto la più rapida mobilitazione delle riserve delle forze di difesa nella storia della nazione.
“Abbiamo visto centinaia di migliaia – quasi 200.000 – riservisti presentarsi in servizio in meno di 48 ore”, ha detto Michelson. “Quei riservisti furono inviati, non solo al confine meridionale, ma anche a nord per contenere il confine e impedire che il conflitto si intensificasse ulteriormente e in altre arene.
“Ora, per quanto riguarda il sud, l’IDF [Forze di difesa israeliane] in questo momento sta effettuando una valutazione della situazione con decine di colonnelli che sono stati reclutati nel servizio di riserva appositamente per ottenere informazioni e parlare con le famiglie delle persone che riteniamo scomparse e che sono state rapite Ma questa cosa richiede tempo.
Lunedì Israele ha ordinato un “assedio completo” di Gaza dopo che il bilancio delle vittime dell’attacco di sabato del gruppo militante Hamas è salito a quasi 1.200. Michelson ha detto che da sabato Israele ha visto “il maggior numero di ebrei uccisi in un giorno dalla fine dell’Olocausto”.
“Si tratta di un attacco non provocato e senza precedenti”, ha detto. “In questo momento, dopo 48 ore e più di combattimenti nelle comunità del sud di Israele, l’IDF ha ripreso il controllo del sud di Israele e tutti i terroristi rimasti sono pochissimi o forse in piccoli gruppi e sono incontrare gruppi militari che sono equipaggiati, armati e che interagiscono adeguatamente con loro.
“Nel frattempo, stiamo mettendo in sicurezza la recinzione di sicurezza che è stata violata da sabato. Ci sono diversi punti di violazione in questa recinzione e stiamo progettando di proteggerla con carri armati, veicoli blindati e rafforzare la sorveglianza dall’alto.
“Finora, da sabato, abbiamo visto gli UAV israeliani [veicoli aerei senza pilota] dell’IDF proteggere la recinzione dall’alto e colpire ogni altro terrorista che vuole infiltrarsi in Israele. Una volta che avremo il sud sotto controllo, saremo liberi per discutere la prossima azione.”