AgenPress – “Cara Signora Segre, lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre. Ma è possibile che lei sia tormentata solo da pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano?”.
E’ quanto ha detto l’ex ambasciatrice Elena Basile contro la senatrice Liliana Segre.
“Lei dice di non poter più dormire pensando ai bambini ebrei uccisi il 7 ottobre. Ci racconta di come la sua memoria sia tormentata non solo nel giorno della memoria ma per 365 giorni da quello che ha vissuto nei campi di concentramento. Ma cara signora, possibile che lei sia tormentata solo da pensiero dei bambini ebrei? I bambini palestinesi non la toccano? Capisce che ci sono bambini mutilati che giacciono per terra oltre a quelli morti, uno ogni 4-5 minuti?”.
“La morale non è solo rivolta a un gruppo nazionale, Io inorridisco, Sa che i tedeschi erano molto buoni con i loro bambini, i nazisti: anche loro avevano una morale che si rivolgeva ai tedeschi, agli ariani, ai bianchi, e non capivano, non sentivano nulla per la morte degli ebrei: lei vuole imitarli? Sente qualcosa solo per la morte per gli ebrei ma non per gli altri?” pronunci “qualche cosa a favore dei bambini palestinesi”.
“Non mi deluda pronunci una condanna, sia la persona morale in cui tutti noi crediamo. Prenda per mano il Presidente della Repubblica, entrambi con il coraggio delle persone morali, dovete condannare Israele e riconoscere lo Stato di Palestina. No ci deluda”.
A replicare al duro attacco di Basile, il figlio di Liliana Segre, Luciano Belli Pace.
“Ho voluto scrivere alla Basile, le ho mandato una mail, facendole osservare che aveva detto una cosa completamente falsa. Mia madre ha ripetuto sempre che lei non fa distinzioni, che le fanno una pena infinita i bambini di tutte le nazionalità, di tutte le fedi, quelli israeliani e quelli palestinesi. Quindi quello che ha detto Basile è una cosa totalmente falsa. Le ho detto di togliere di mezzo questa cosa, che è falsa, di scusarsi, altrimenti la dobbiamo querelare. Non mi ha risposto, quindi penso che provvederemo per la querela”.
“Ieri notte mi sono pervenute due mail da Elena Basile, in risposta alla mia mail di contestazione di ieri mattina” ha aggiunto poi in un comunicato Luciano Belli Paci, sottolineando che Basile “sostiene che il pensiero di Liliana Segre sarebbe stato travisato da non meglio precisati articoli di stampa, a seguito dei quali sarebbe nato il suo video, e che dunque la senatrice dovrebbe chiedere a quei giornali che l’hanno fraintesa, e non a lei, di rettificare”. L’ex ambasciatrice, inoltre, “si dichiara felice di apprendere che la senatrice Segre ha a cuore la morte dei bambini di tutte le nazionalità e gruppi etnici” e “si dice spiacente se il video ha ferito Liliana Segre”.
“Mia madre – ha aggiunto il figlio di Liliana Segre – già nei giorni scorsi aveva detto che era per lei un periodo di terribile abbattimento per questa situazione generale. Francamente essere insultata sanguinosamente da un personaggio che si dovrebbe presumere di una certa cultura, come la Basile, ed essere accostata addirittura ai nazisti, perché i nazisti, dice la Basile, avevano cura solo per i propri bambini e mia madre farebbe la stessa cosa, ebbene supera i limiti di qualunque possibilità di tolleranza e decenza. Siamo al di là del bene e del male”.