AgenPress – “Dobbiamo lanciare un messaggio di sostegno all’opposizione russa, proporrò che il regime di sanzioni dell’Unione Europea sui diritti umani prenda il nome di Alexei Navalny, in modo che il suo nome sia ricordato per sempre”. Lo ha detto l’alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al consiglio affari esteri.
“Stiamo adottando il tredicesimo pacchetto di sanzioni” contro la Russia, che terrà conto anche delle conseguenze della morte del dissidente russo Alexei Navalny, ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. “Siamo alle battute finali, speriamo di portarlo a termine presto” ha aggiunto, specificando che le misure sanzionatorie riguarderanno anche i droni.
Il ministro degli Esteri estone, Margus Tsahkna , non ha usato mezzi termini mentre si recava al vertice dei ministri degli Esteri a Bruxelles, definendo Vladimir Putin un “assassino” e dicendo che l’Ucraina ha urgentemente bisogno di più munizioni.
“Putin è un assassino. Ha ucciso una persona che ha combattuto per la libertà e la democrazia ed è proprio per questo che dobbiamo andare avanti”.
“Mi è stato chiesto molte volte negli ultimi due giorni quale sia la nostra risposta [alla morte di Navalny], ma la risposta migliore e più chiara sarebbe questa: fare finalmente il nostro lavoro.
“Dobbiamo sostenere l’Ucraina. Dobbiamo dare sostegno all’Ucraina sia con modalità militari che politiche. Dobbiamo dare all’Ucraina questo milione di munizioni che l’UE ha effettivamente promesso un anno fa per questo marzo”.
I diplomatici dell’UE hanno riconosciuto che l’UE non è riuscita a raggiungere questo obiettivo sulle munizioni, ammettendo di recente che stava producendo solo 500.000 munizioni e che l’obiettivo non sarebbe stato raggiunto fino alla fine dell’anno.
Le osservazioni di Tsahkna arrivano mentre il ministro degli Esteri lituano ha criticato aspramente i colleghi leader dell’UE per non aver fatto abbastanza per vedere una sconfitta decisiva della Russia in Ucraina.