AgenPress – “Signor Presidente, è in corso un feroce tentativo di smontare la legge quadro sulla tutela della fauna selvatica, la 157 del 1992: se avesse successo sarebbe letale per il patrimonio faunistico italiano. La proposta di legge del leghista Francesco Bruzzone è in corso di esame nella commissione Agricoltura della Camera e ‘spara’ letteralmente sulla 157: la sua filosofia è quella di una esaltazione ideologica della caccia, contro il dettato Costituzionale, contro la scienza, contro la cultura dei cittadini: dai richiami vivi alla caccia sette giorni su 7 ai più ampi poteri alle regioni, verrebbe superata l’attuale impostazione delle norme che regolano la caccia sulla base di criteri scientifici, azzerando, infatti, l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale, l’ISPRA, sostituito da un ente politico”.
E’ l’appello che la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra Luana Zanella e il vice presidente della Camera Sergio Costa rivolgono al Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Non è il primo tentativo di indebolire l’ordinamento legislativo costruito nel corso di tanti anni, mettendo insieme tante voci e diverse sensibilità: l’Italia, infatti, è nel mirino dell’Europa che ha avviato due procedure Pilot a causa di recenti modifiche della 157. Signor Presidente, è in corso una deriva filo venatoria da parte di un settore della nostra società che non rappresenta neppure l’1% della popolazione. Sarebbe un salto all’indietro di più di 50 anni.
Questa deriva va contrastata, la proposta di legge Bruzzone va fermata, perché è quanto di più lontano dalla cultura degli italiani. La fauna selvatica, come recita l’articolo 1 della legge 157, è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale e internazionale e la nostra Carta costituzionale, all’articolo 9, tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.