Università: Mur, valore borse sale di 1.000 euro. Coperti tutti gli idonei

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress. Numeri in crescita per le misure a favore del diritto allo studio universitario (DSU) nell’anno accademico 2022-2023. Il rapporto annuale elaborato dall’ufficio statistico del Ministero dell’università e della ricerca (MUR), consultabile all’indirizzo https://ustat.mur.gov.it/documenti/ fotografa una situazione in netto miglioramento.

Rispetto all’anno accademico 2021/22 il numero delle borse di studio è aumentato di oltre 19.300 unità, pari all’8,1 per cento. Così come è aumentata la percentuale di copertura degli idonei che, al momento della rilevazione, è salita di quasi 2 punti rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 99,8 per cento.

Copertura che successivamente ha raggiunto il 100% grazie all’utilizzo efficiente delle risorse adeguatamente aumentate e affidate dal Ministero dell’Università alle Regioni. Tale operazione ha fatto divenire il cosiddetto “Studente idoneo non beneficiario di borsa”, ossia lo studente con i requisiti per la borsa di studio ma che non ne ha potuto beneficiare per mancanza di fondi, pressoché inesistente.

Complessivamente in Italia, nell’anno accademico preso in esame, la percentuale di studenti con minori possibilità economiche, che ottiene buoni risultati nello studio e, quindi, che percepisce la borsa ammonta al 17,5 per cento sul totale degli studenti universitari in corso. Un aumento di 1,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Allargando l’orizzonte agli anni passati, il valore medio delle borse è salito di oltre 1.000 euro, con un incremento dell’investimento di 231 milioni di euro rispetto all’anno precedente.

Ma le borse di studio rappresentano solo i tre quarti degli interventi per il diritto allo studio che complessivamente vengono erogati agli studenti di istruzione terziaria. Più in generale, nell’anno 2022 gli enti regionali per il DSU hanno sostenuto una spesa, utilizzando anche le risorse ministeriali, di oltre un miliardo di euro. Dopo una lieve flessione avuta tra il 2019 ed il 2020, l’importo della spesa pubblica per la tutela del diritto allo studio è aumentato; nell’anno 2022, l’ultimo anno finanziario i cui dati sono disponibili, il valore della spesa si è attesto ad un livello ben superiore rispetto al 2018 (+59,1%) con un notevole aumento anche rispetto al 2021 (+29,8%). Un livello di investimento finanziario nel diritto allo studio mai raggiunto nella storia del Paese.

Per quanto riguarda le forme di sussidio per lo studio diverse dalla borsa, la spesa complessiva nell’anno 2022 è stata di quasi 38 milioni di euro. Nel dettaglio, sul fronte dei posti-alloggio nelle sole residenze gestite dagli Enti per il DSU e dagli Atenei – destinati per la maggior parte agli studenti fuori sede beneficiari e idonei non beneficiari della borsa regionale – ne risultano fruibili oltre 49.000, con un aumento di oltre 4.000 posti negli ultimi due anni, l’incremento più alto degli ultimi 20 anni.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -