AgenPress. Le ultime rilevazioni sui prezzi dei prodotti agroalimentari effettuate dal nostro Osservatorio, dimostrano in maniera assai evidente come si sia in presenza di una forte speculazione a danno delle famiglie italiane. I prezzi di tali prodotti schizzati in alto nel 2022 con la giustificazione dei costi delle Materie Prime e dell’Energia non hanno più senso.
Infatti dal 2022 registriamo una forte riduzione di tali costi:
GRANO -38%; SOIA -31% ; PETROLIO -33%; GAS -85%
Diamo qui di seguito, come esemplificazione, le percentuali di aumento di alcuni prodotti alimentari di maggior consumo e rilevati ad oggi:
LIMONI +74%; MELE +125%; CAROTE +58%; FINOCCHI +61%
PATATE +62%; POMODORI +44%
FETTINE DI MANZO +90% ;POLLO +74% ; PANE +35%
PASTA +62% ; UOVA +73% ;LOMBO MAIALE +43%; PROSCIUTTO COTTO +64% ; LATTE +42% ; PECORINO +44%
Tutto ciò dimostra, come abbiamo sempre sostenuto, che oggi è solo la curva ascensionale dell’inflazione che scende, ma non i prezzi.
Tutto ciò dimostra come si registri una speculazione che trafuga oltre 30 miliardi di Euro dalle tasche dei cittadini ai gestori della filiera agroalimentare. Chiediamo perciò alle Istituzione Pubbliche di intervenire, non a parole ma con fatti concreti, a contrasto di una situazione non più sostenibile – dichiara Rosario Trefiletti – Presidente C.C.I.