AgenPress. Non immaginavo che ci fosse tanta partecipazione alle presentazione del libro di Mimmo Nunnari “Democristiani”, tenutasi a Palmi per iniziativa del Movimento Politico Culturale “Il Faro”, presieduto dal bravo Carmelo Ciappina.
Quando parlo di partecipazione non mi riferisco alle pur numerose presenze ma soprattutto al clima dei grandi eventi. Una occasione per rivedere tanti amici.
Il “pool di mani pulite”, alcune procure, formazioni di sinistra riuscirono a convincere vasti strati della società che il Paese era in mano a dei corrotti, la DC (o il Ppi) era una associazione a delinquere e il Parlamento affollato di inquisiti e di presunti rei.
La riforma elettorale del ’94 ha avviato la “pratica” della nomina dei parlamentari da parte dei reggitori dei Partiti, sottraendola alla volontà dell’elettorato. Il progetto di dare la guida del governo alla sinistra (la gioiosa macchina di guerra di Occhetto), non è riuscito.
Il pool di “mani pulite” non ha estirpato il mal costume anzi ora diffusissimo e “tutelato” da complicità inquietanti. Tanti amici si son lasciati convincere che la presenza organizzata dei cattolici si era storicamente conclusa, anche dopo la caduta del Muro di Berlino, si sono collocati….” altrove”.
Ma non tutti come abbiamo visto anche a Palmi. C’è una realtà vasta silenziosa, sofferente di democristiani che spera. Questa speranza trova riscontro anche nel lavoro di tanti e di Mimmo che si sofferma sulle cose essenziali della storia della DC. Non una delle tante auto-esaltazioni personali di chi parla della D.C., avendo fatto scelte diverse.
Mimmo Nunnari riesce a far rinascere sopite passioni e anche la convinzione che senza un partito organizzato dei cristiani democratici gli spazi di libertà democratiche continueranno a restringersi pericolosamente.
De Gasperi, i tanti costruttori del Paese, i martiri come Aldo Moro e tanti altri servitori dello Stato, sono stati rimossi. Il confronto di un presente avvilente con il recente passato fa la cifra. L’inadeguatezza sta usurando le istituzioni. Mai disperare. La storia fa sempre giustizia con i suoi corsi e ricorsi.
Si vedranno i tanti sempre con la valigia in mano pronti al trasbordo far la fila per acquistare un biglietto di ritorno. Dovrà essere fatta chiarezza: la libertà non si compra ma si difende se si ha coraggio e fede. Molti in questi tempi stanno ritrovando l’orgoglio dopo un lungo periodo di oltraggi alla storia e l’ecclissi della verità. Andiamo avanti convinti che bisogna bloccare la dissipazione di un patrimonio di valori di una grande storia.
Mario Tassone (ex deputato della Repubblica Italiana – già vice Ministro)