Papa: “Non dimentichiamo che la guerra sempre è una sconfitta, sempre”

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AgenPress. Al termine dell’Angelus, il Papa chiede di pregare per i Paesi colpiti da tensioni e violenze: Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Siria, Myanmar, Sudan.

Poi lancia un appello alla comunità internazionale perché agisca “con fermezza” affinché vengano rispettato il diritto umanitario: “Non dimentichiamo che la guerra sempre è una sconfitta, sempre“.

Alle migliaia di fedeli riuniti in Piazza sotto gli ombrelli e a tutti quelli collegati in streaming, Papa Francesco chiede poi di non smettere di pregare per la pace nei Paesi investiti da violenze e tensioni o in mezzo a situazioni complesse.

Dal Medio Oriente, da dove giungono le notizie diffuse dal Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, di oltre 45.805 persone uccise dall’inizio del conflitto, 88 solo nelle ultime ventiquattr’ore, fino alle nazioni spesso fuori dai riflettori dei media internazionali. Come il Myanmar, dove la giunta militare ha ordinato la liberazione di 5.864 prigionieri, tra cui 180 cittadini stranieri, nella tradizionale amnistia che sottolinea la Giornata dell’Indipendenza, o il Sudan, dove la guerra civile deflagrata nel 2023 ha provocato una delle peggiori catastrofi umanitarie del pianeta. “Continuiamo a pregare”, scandisce il Pontefice.

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