Gioco d’azzardo e giovani: la Fondazione OMRI in prima linea per la prevenzione. Incontri e seminari pubblici per sensibilizzare sul gioco patologico.
Il presidente della Fondazione OMRI, prefetto Francesco Tagliente: “Lo sport non può diventare l’autostrada verso la dipendenza di massa”.
AgenPress. La Fondazione Insigniti OMRI, da sempre impegnata anche nella prevenzione del gioco d’azzardo patologico, promuove importanti momenti di riflessione dedicati ai giovani e ai rischi connessi alle nuove forme di scommessa digitale.
Il primo appuntamento si terrà il 16 maggio a Massa, con l’incontro “Gioco d’azzardo e prevenzione del gioco patologico tra i giovani”, organizzato in collaborazione con la Prefettura di Massa-Carrara.
Interverranno, tra gli altri, Maurizio Fiasco, sociologo, cofondatore della Fondazione OMRI e presidente del Comitato Consultivo per la Prevenzione del Gioco d’Azzardo Patologico, Leonardo Vinci Nicodemi, presidente del Comitato provinciale della Fondazione OMRI a Massa-Carrara, e il Prefetto Guido Aprea, con il quale la Fondazione ha condiviso la realizzazione dell’evento.
Fiasco: “Non si scommette più sul risultato, ma su una narrazione spezzata”
In un intervento a RaiNews24, andato in onda la mattina del 15 aprile, Maurizio Fiasco ha denunciato il nuovo modello di scommessa sportiva, sempre più legato a dinamiche compulsive e frammentate:
“Oggi non si scommette più sull’esito di una partita, ma su una miriade di micro-eventi: il primo calcio d’angolo, il primo fallo laterale, la prima ammonizione… Questo sistema, ad alta frequenza e gratificazione immediata, crea un ambiente predisponente alla dipendenza”.
Fiasco ha evidenziato come queste modalità abbiano un impatto diretto sulle fasce più giovani:
“È un dispositivo che induce velocemente alla dipendenza: la gratificazione attesa è continua, e ogni nuova puntata diventa un tentativo di rinforzo. È esattamente il meccanismo che la psichiatria ha identificato nei comportamenti patologici”.
Sport e pubblicità: il pericolo della normalizzazione
Un altro aspetto critico sollevato da Fiasco è la normalizzazione del gioco d’azzardo, anche attraverso la pubblicità:
“Chiedere di incrementare la pubblicità alle scommesse, anche durante gli eventi sportivi in chiaro, è un paradosso gravissimo. La scommessa diventa una sorta di biglietto per partecipare all’evento, uno strumento di coinvolgimento travestito da divertimento”.
“Si è creata un’equazione ingannevole: sport uguale scommessa. È una scorciatoia diretta verso una dipendenza patologica di massa, legalizzata e quotidiana”.
L’impegno della Fondazione OMRI
Attraverso progetti educativi, attività di formazione e ricerca, la Fondazione OMRI lavora per prevenire il gioco patologico e offrire strumenti concreti a istituzioni, famiglie e comunità educanti.
Gli eventi di Massa e Perugia, promossi dalla Fondazione, rappresentano un segnale forte e coerente con la sua missione: proteggere le nuove generazioni dalla deriva del gioco d’azzardo legalizzato e promuovere una cultura dello sport sana, libera da interessi commerciali che ne minano i valori.
“Lo sport dovrebbe essere uno strumento educativo. Invece rischia di diventare l’autostrada della dipendenza”, ha concluso il prefetto Tagliente