Tiso (Accademia): “In 13 anni 550mila giovani italiani si sono trasferiti all’estero”

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AgenPress. “In 13 anni 550mila giovani italiani si sono trasferiti all’estero, l’Italia è sempre più un paese di anziani e per anziani. Negli ultimi anni, purtroppo, secondo autorevoli stime, il fenomeno dell’emigrazione giovanile è diventato sempre più rilevante è preoccupante. Le ragioni principali che spingono i giovani a trasferirsi all’estero sono molteplici.

In primis, le esperienze formative: alcuni scelgono di studiare o specializzarsi in paesi con sistemi educativi più competitivi. Poi, la qualità della vita: la ricerca di un ambiente più dinamico e meritocratico è un fattore chiave. Infine, l’instabilità economica: l’incertezza sul futuro lavorativo e l’aumento dell’età pensionabile contribuiscono alla fuga dall’Italia. E tutto questo può avere un grande impatto su una nazione che sta già affrontando un calo demografico significativo. Ma come stiamo messi rispetto agli altri paesi?

L’Italia è tra i membri Ue con la minore attrattività per i giovani. Accoglie solo il 6% di giovani europei, contro il 34% della Svizzera e il 32% della Spagna. Inoltre, il saldo migratorio negativo è evidente. Se il trend continuerà così, il nostro paese rischia di perdere una generazione di talenti e competitività economica, aggravando il già delicato equilibrio tra pensionati e lavoratori attivi.

Affrontare questa sfida richiede politiche mirate, come incentivi per il rientro dei giovani emigrati, investimenti nella formazione e nell’innovazione, e un miglioramento delle condizioni lavorative. Senza interventi concreti da parte del governo centrale, l’Italia potrebbe diventare sempre più un paese di anziani e per anziani, con conseguenze su economia, welfare e sviluppo sociale”.

Così, in una nota stampa, Carmela Tiso, portavoce nazionale Accademia IC e presidente dell’Associazione Bandiera Bianca.

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