AgenPress. Si è conclusa il 9 luglio 2025 la giornata di approfondimento dell’iniziativa “L’Italia che abiteremo by Remind” presso Palazzo Inail a Roma, un incontro che rappresenta un’importante occasione di confronto tra Rappresentanti del Governo, del Parlamento e delle Istituzioni insieme a Imprenditori, Manager e Professionisti con l’obbiettivo di individuare linee guida e buone pratiche per il benessere e la sicurezza di Famiglie e Imprese; ciò al fine di favorire il processo di trasformazione degli stili di vita nei luoghi, spazi, territori e città in cui le Persone vivono, operano e transitano.
“Oggi lo spazio e le applicazioni spaziali fanno parte della nostra vita di tutti i giorni. In città, ci svegliamo la mattina e guardiamo che tempo fa sul telefonino per decidere come vestirci. Magari ascoltiamo anche le notizie del giorno, e andiamo a un appuntamento di lavoro seguendo le indicazioni del navigatore, che funziona grazie ai satelliti”. Con queste parole, Maria-Gabriella Sarah, responsabile per le Partnership and Global Challenges dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), ha aperto il suo intervento durante l’iniziativa.
Nel suo contributo, Sarah ha illustrato con esempi concreti come le tecnologie spaziali siano ormai strumenti indispensabili per migliorare la qualità della vita urbana e territoriale: “Anche per andare a fare la spesa, ci sono app che ci dicono in tempo quasi reale quanto è affollato un centro commerciale. Oppure possiamo controllare la qualità dell’aria, così da scegliere il momento migliore per andare a correre o semplicemente uscire”.
L’Italia che abiteremo è organizzata e promossa da Remind, associazione delle buone pratiche dei settori produttivi della Nazione, e i contributi dei protagonisti dell’iniziativa andranno ad arricchire il “Libro bianco su Sicurezza, Sostenibilità, Innovazione e Investimenti” messo a disposizione dei Decisori per le linee strategiche e le politiche industriali per la crescita dello Stato.
Paolo Crisafi Presidente di Remind: “Abitare non significa solo risiedere in uno spazio, ma prenderne parte. È costruire senso nei luoghi, generare relazioni, custodire memoria e futuro. È un gesto culturale, economico e sociale che implica cura, visione e responsabilità.
Significa valorizzare il patrimonio urbano e rurale, trasformare gli spazi in ambienti sani, sicuri, sostenibili, accessibili e connessi ai bisogni delle famiglie, delle imprese e delle comunità. Con l’iniziativa L’Italia che abiteremo, vogliamo contribuire a delineare politiche pubbliche e strategie industriali che, partendo dalle buone pratiche dei settori produttivi, guidino la trasformazione dell’Italia rendendola sempre più capace di offrire benessere e sicurezza a tutti i cittadini.”