AgenPress. È morto a 83 anni Livio Macchia, storico bassista, voce e anima del gruppo beat italiano I Camaleonti. La notizia arriva da Melendugno, in provincia di Lecce, dove Macchia si era trasferito e dove si è spento dopo una lunga malattia.
Nato il 9 novembre 1941 ad Acquaviva delle Fonti (BA), Livio Macchia partì giovanissimo per Milano, portando con sé l’energia del pop e del rock d’Oltreoceano. Nel 1963/64 fondò i Camaleonti assieme a Riki Maiocchi e Paolo De Ceglie, un gruppo capace di trasformarsi come un vero camaleonte musicale: standard, twist, rock e polke per intrattenere pubblici diversi. Il loro repertorio spazia da cover italiane di successi statunitensi e britannici a brani originali, diventando presto una delle band più amate nella stagione del beat italiano.
I Camaleonti hanno dominato le classifiche dal 1968 in poi grazie a hit memorabili:
“L’ora dell’amore”, cover in italiano di “Homburg” dei Procol Harum: restò in vetta per dieci settimane, vendendo oltre 1,5 milioni di copie .
“Applausi”, interpretata dallo stesso Macchia, vendette circa 900.000 copie e rimase tra le più ascoltate per dodici settimane.
Altri brani di grande popolarità come “Io per lei” ed “Eternità”, quest’ultimo presentato al Festival di Sanremo nel 1970 con Ornella Vanoni, consolidarono lo status del gruppo nella cultura pop italiana.
Nonostante la malattia, Livio Macchia ha continuato a regalare musica. Soltanto il 30 giugno scorso ha festeggiato con una performance a Roca Nuova, nel comune di Melendugno, i 60 anni di carriera, in uno spettacolo chiamato “Livio Macchia & Friends” .
Con la scomparsa di Livio Macchia, si chiude l’epoca del nucleo originale de I Camaleonti. Il gruppo ha venduto oltre 30 milioni di dischi, ottenuto numerosi dischi d’oro e si è esibito per oltre sei decenni, lasciando un’impronta indelebile nel panorama della musica leggera italiana.
Livio Macchia lascia un patrimonio musicale fatto di ritmo, melodia e versatilità. Con la sua scomparsa non muore solo un musicista, ma una parte essenziale della memoria sonante di un’Italia in trasformazione, capace ancora oggi di far cantare e ricordare intere generazioni.