AgenPress. Urne nuovamente aperte oggi fino alle ore 15 per i referendum abrogativi che stanno coinvolgendo l’intero territorio nazionale. Tuttavia, il raggiungimento del quorum appare sempre più lontano. Secondo i dati aggiornati alle 23 di ieri sera, l’affluenza si attesta intorno al 22%, ben al di sotto della soglia necessaria del 50% più uno degli aventi diritto.
I cittadini sono chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari riguardanti la giustizia e la legge elettorale, temi al centro del dibattito politico nelle ultime settimane ma che, a quanto sembra, non hanno mobilitato in modo significativo l’elettorato.
La scarsa partecipazione potrebbe segnare l’ennesimo fallimento per i promotori del referendum, che avevano puntato su una campagna incisiva e diffusa. Nonostante gli appelli alla mobilitazione da parte di alcune forze politiche e delle associazioni promotrici, il disinteresse generalizzato e la bassa copertura mediatica sembrano aver prevalso.
Il Viminale fornirà i dati definitivi sull’affluenza dopo la chiusura delle urne alle 15. A seguire inizierà lo spoglio, che avverrà comunque anche nel caso in cui il quorum non venga raggiunto, ma i risultati non avranno effetti vincolanti in tal caso.
Secondo diversi analisti, il dato sull’affluenza conferma una crescente disaffezione nei confronti dello strumento referendario, già messo alla prova negli ultimi anni da consultazioni scarsamente partecipate. “È evidente che il referendum, in questa forma, non riesce più a coinvolgere il Paese”.
La giornata di oggi sarà decisiva, ma i margini per un ribaltamento della situazione restano molto ridotti. Per raggiungere il quorum, l’affluenza dovrebbe impennarsi in modo eccezionale nelle ultime ore disponibili, uno scenario che al momento appare poco probabile.