AgenPress. Due giorni di formazione, tavole rotonde e dibattiti hanno caratterizzato il congresso “Mai Soli, la stomaterapia in Campania” ospitato dall’Istituto Nazionale dei Tumori Pascale di Napoli. Il percorso di vita dei pazienti stomizzati, dall’intervento alla normalità, è stato il filo conduttore dell’evento.
Organizzatore del congresso il dottor Umberto Bellocchio, coordinatore e responsabile dell’ambulatorio di stomaterapia del dipartimento di uro-ginecologia del Pascale che ha spiegato: “Volevo sensibilizzare la platea e gli studenti di scienze infermieristiche all’importanza della formazione. Un punto di partenza fondamentale per essere certi di poter aiutare, insieme ai medici, ai dirigenti e alle associazioni, la persona che viene sottoposta a questo tipo di intervento. La formazione deve essere anticipataria rispetto a tutto il resto, per consentire di arrivare preparati alla gestione del paziente stomizzato”.
Un percorso che deve condurre il paziente a riprendere la vecchia strada: “La normalità è ciò in cui crediamo. Un obiettivo verso il quale deve orientarsi la persona che ha la necessità di riprendere tutte le sue attività: familiari, lavorative e sociali. Educarsi alla riabilitazione è il primo passo per riprendere una vita normale” ha proseguito Umberto Bellocchio.
Tanti i nomi in cattedra nel ricco cartellone del congresso. Fra gli altri, erano presenti Sandro Pignata, Paolo Del Rio, Sisto Perdonà, Alfredo Budillon e Vito Chiantera, con in testa il direttore generale Maurizio Di Mauro. Importante il ruolo delle associazioni che aiutano i pazienti a non smarrire la strada giusta e a superare i vari ostacoli lungo il percorso.
“Le varie branche ospedaliere devono fare squadra. Una grande rete fra i colleghi su tutto il territorio per cercare di gestire al meglio tutte le persone che hanno bisogno di essere seguite, anche quelle che rientrano sul territorio dopo essersi operate in altre regioni” ha aggiunto Bellocchio.
Un evento che deve dare ripercussioni future: “Mi auguro che la sensibilizzazione di tutti gli organi coinvolti in questa due giorni sia sempre maggiore, al fine di superare tutti gli ostacoli e di non far sentire mai solo chi si rivolge al nostro ente sanitario” ha concluso Umberto Bellocchio.