AgenPress. Siamo pronti a fornire tutto il sostegno necessario all’Autorità Nazionale Palestinese, anche sul piano della formazione dei quadri dirigenti, affinché essa possa presto assumere piene responsabilità di governo all’interno di confini riconosciuti. Siamo pronti a contribuire con i nostri Carabinieri, già da anni presenti a Gerico, per la formazione della polizia palestinese, e nella missione UE per Rafah, il cui numero siamo pronti ad aumentare. Lo ribadirò di persona al Presidente Abbas, con cui mi sono data appuntamento a Roma per i primi di novembre.
L’Italia è allo stesso tempo pronta a contribuire attivamente al “giorno dopo”, anche partecipando – qualora le fosse richiesto – ai lavori del “Board of Peace”, l’organo di governo provvisorio per la Striscia.
Siamo pronti a fare la nostra parte sul piano del ripristino delle infrastrutture essenziali a Gaza, specialmente quelle sanitarie. Abbiamo inoltre espresso la nostra piena disponibilità a essere co-organizzatori della Conferenza sulla ricostruzione della Striscia di Gaza, che si terrà al Cairo dopo il cessate il fuoco.
Un momento che sarà cruciale per coordinare gli sforzi della comunità internazionale finalizzati a una nuova stagione di sviluppo per la Striscia.
Manteniamo alta l’attenzione sulla Cisgiordania, dove una politica dei ‘fatti compiuti’ e la violenza dei coloni rischiano di compromettere le prospettive della statualità palestinese.
Abbiamo condannato i piani di espansione degli insediamenti israeliani e riteniamo inaccettabili le dichiarazioni violente di alcuni esponenti delle istituzioni israeliane. Ed è la ragione per la quale siamo pronti a sostenere misure restrittive individuali europee nei loro confronti.
Dal punto di vista della sicurezza, infine, siamo pronti a partecipare a una eventuale Forza internazionale di stabilizzazione e a continuare a sostenere l’Autorità nazionale palestinese nell’addestramento delle sue forze di polizia e nel rafforzamento delle loro capacità operative.
Dobbiamo ancora definire i dettagli del nostro contributo, ma ritengo fin d’ora opportuno un passaggio parlamentare su queste materie e avremo quindi modo di approfondire insieme. E sono certa che, trattandosi di contribuire realmente e concretamente alla pace in Medio Oriente, tutte le forze in Parlamento non mancheranno di dare il loro sostegno convinto.