Casa. Berlusconi, per noi è sacra, no a riforma catasto, si a incentivi. Confedelizia soddisfatta

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AgenPress –  “Ho detto più volte che per noi la casa è sacra” e per questo “abbiamo detto un convinto no alla revisione degli estimi catastali: se fosse un’operazione neutra dal punto di vista fiscale non avrebbe alcuna utilità e soprattutto nessuna urgenza, se invece si traducesse in un aggravio delle imposte, come presumibilmente accadrebbe, sarebbe per noi totalmente inaccettabile”.

Così Silvio Berlusconi in un intervento su il Giornale parla dell’ipotesi di una riforma del catasto chiudendo a qualsiasi revisione delle norme attuali. “Stiamo lavorando invece per una politica di incentivi nel settore edilizio che si traduce nella proroga del bonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie e le facciate e degli ecobonus; una politica che prevede una moderna legislazione sulla rigenerazione urbana e risposte concrete alla crisi delle locazioni immobiliari. Sgravi e incentivi, dunque, sono la strada da seguire per ridare fiato ad un settore che ha pagato la crisi a carissimo prezzo. Naturalmente siamo persone responsabili, sappiamo che è necessario tenere conto delle compatibilità finanziarie in un momento così difficile”.

Soddisfatto il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa. “La presa di posizione di Silvio Berlusconi in materia di catasto è netta, chiara, inequivoca. Ribadisce, con un intervento diretto del suo leader, quanto Forza Italia – partito di maggioranza, giova ricordarlo… – ripete da dieci giorni, e cioè il no a qualsiasi intervento sugli estimi catastali. ‘Qualsiasi’, ripetiamolo, anche quelli addolciti da formule rassicuranti come quella dell’invarianza di gettito. Del resto, Forza Italia, insieme con la Lega, aveva ottenuto lo scorso 30 giugno che il documento finale sulla riforma fiscale approvato dalle Commissioni Finanze di Senato e Camera non contenesse un’indicazione in questo senso al Governo”.  “Ciononostante, le indiscrezioni proseguono, spesso alimentate da soggetti interessati. Confidiamo che la questione si possa ritenere finalmente chiusa e auspichiamo che il Governo voglia invece occuparsi delle vere urgenze del comparto immobiliare, fra le quali una, fondamentale, opportunamente richiamata da Berlusconi e ignorata dai più: quella di sostenere e rilanciare l’affitto, abitativo e commerciale”.

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