AgenPress. Questo Accordo, che firmiamo oggi con la Regione Marche, parla di visione, parla di sviluppo, parla di scelte di medio e lungo periodo, non le scelte che ti portano un consenso nell’immediato, magari con risorse che vengono utilizzate in molti rivoli, con risultati tutti da verificare, ma scelte strategiche sul ruolo che lo Stato nazionale insieme alle Regioni devono far giocare ai nostri territori.
Le Marche sono la seconda regione d’Italia a firmare questo tipo di accordo con il Governo, grazie al lavoro che, lo diceva il Presidente Acquaroli, la Regione insieme al Ministro Fitto, – che ringrazio per il suo prezioso lavoro – hanno fatto nei mesi passati.
Questi Accordi di coesione, che sono uno strumento nuovo, negoziale, di programmazione – ovviamente negoziale tra le Regioni e il Governo nazionale – attraverso i quali si finanziano delle priorità che vengono proposte dalle Regioni, ma che devono essere condivise dal Governo. Perché? Non perché noi si voglia ovviamente togliere alle Regioni autonomia, ma per garantire che tutto questo lavoro risponda a un’unica strategia, per garantire che non ci siano sovrapposizioni con altre fonti di finanziamento, che non ci siano dispersioni delle risorse. Quindi una strategia regionale, territoriale, che deve inserirsi in una strategia nazionale.
L’accordo che noi firmiamo oggi rientra in questo quadro, come dicevo la Regione Marche è la seconda regione a firmare questo accordo con il Governo. Stanziamo per quello che riguarda le risorse di coesione 333,6 milioni di euro, finanziamo 16 investimenti strategici per le Marche. Sedici investimenti strategici non sono tanti: e anche questo è un segnale di che cosa stiamo facendo, cioè scegliamo di non distribuire poche risorse in mille rivoli ma di concentrarci su priorità strategiche vere e concentrare le risorse su quelle priorità, per rendere quelle risorse davvero efficaci.
Le Marche hanno scelto di concentrare la gran parte di queste risorse su infrastrutture e reti di trasporto, cioè il 70% di queste risorse è destinato al completamento delle strade e alla piena utilizzabilità dei porti, come diceva il Presidente Acquaroli.