Lo ha affermato l’Istituto per lo studio della guerra con sede a Washington in una nuova valutazione della campagna offensiva russa.
“Secondo quanto riferito, il presidente russo Vladimir Putin eviterà di incentrare la sua campagna presidenziale del 2024 sulla guerra in Ucraina e si concentrerà piuttosto sulla presunta stabilità della Russia e sulle critiche all’Occidente”.
Secondo due fonti vicine all’amministrazione presidenziale russa, la campagna presidenziale mira a dipingere Putin come un leader che ha reso la Russia “un’isola di calma”.
“Fonti di Meduza hanno affermato che gli ascolti di Putin aumentano dopo i discorsi in cui critica l’Occidente e che la propaganda di stato russa incoraggerà questo pubblicando sempre più storie sulle ‘difficoltà’ nei paesi occidentali e sulla presunta incapacità degli Stati Uniti di sostenere simultaneamente l’Ucraina e Israele”, si legge nel rapporto redatto da ISW.
La campagna discuterebbe della guerra in Ucraina solo se ci fosse un “serio successo russo” sul fronte invece della continua “guerra di posizione”.
Anche il Partito Russia Unita, sostenuto dal Cremlino, si è reso conto che utilizzare la guerra in Ucraina nelle proprie campagne elettorali in vista delle elezioni della Duma di Stato del settembre 2023 era inefficace e controproducente.
“Le preoccupazioni all’interno del Cremlino e di Russia Unita riguardo al sostegno interno alla guerra non indicano tuttavia che Russia Unita o il dominio di Putin sulla politica russa siano di fronte a una minaccia legittima nelle prossime elezioni presidenziali”.