Question Time. Autonomia: Meloni, confronto bilaterale con ciascuna delle quattro Regioni a statuto speciale e Province autonome

- Advertisement -
- Advertisement -

AgenPress – Il Governo ha preso atto dell’iniziativa promossa dai presidenti delle quattro Regioni a statuto speciale (Trentino Alto-Adige, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Sardegna) e delle Province autonome di Trento e Bolzano, con la quale i proponenti chiedono di modificare i rispettivi statuti speciali in un quadro condiviso con lo Stato. In coerenza con l’attenzione che questo Governo attribuisce al tema dell’autonomia regionale, a quello delle valutazioni sul ripristino delle competenze modificate dalla riforma del 2001, i contenuti del testo trasmesso sono ora in corso di approfondimento tecnico e sono in ogni caso oggetto di particolare attenzione da parte nostra.

Così Giorgia Meloni nel Question Time sull’ interrogazione sulla riforma della procedura di modifica degli Statuti delle autonomie speciali.
Le preannuncio in proposito che è mia intenzione promuovere l’avvio di tavoli di confronto bilaterale con ciascuna delle quattro Regioni a statuto speciale e delle Province autonome di Trento e Bolzano per poter insieme valutare tutte le necessarie iniziative da parte del Governo.
Si richiama il principio per cui, ad oggi, per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e di Bolzano, in relazione alla riforma costituzionale del Titolo V, trova applicazione la clausola di maggior favore di cui all’articolo 10 della legge costituzionale n. 3 del 2001, sulla base dell’interpretazione che in questi anni ne ha dato la Corte costituzionale.
Con riferimento alla procedura di revisione degli statuti, l’iniziativa dei presidenti di Regione e delle Province autonome citate intende introdurre, in luogo del parere del Consiglio regionale e provinciale, il principio dell’intesa, prevedendo che sul testo delle leggi costituzionali di revisione degli statuti, approvato in prima deliberazione dalle Camere, sia acquisita l’intesa adottata a maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio regionale e provinciale, prevedendo la decadenza della proposta di revisione nel caso di mancato raggiungimento della medesima intesa nel termine di tre mesi.

Sul punto il Governo intende approfondire questa ipotesi in spirito collaborativo. Siamo aperti e voglio dirle di più: abbiamo il vantaggio di poter contare, con riferimento alle interlocuzioni sopra richiamate, sulla specifica sensibilità e sulla specifica attenzione maturata dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie di questo Governo, Roberto Calderoli, che nella scorsa legislatura – come lei sa – è stato presidente della Commissione paritetica per Bolzano e componente della Commissione paritetica per il Trentino-Alto Adige. Quindi mi pare che siamo in ottime mani.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -