AgenPress – “Ci sono attori negli Stati membri che sono attratti dall’uomo forte, che respingono la democrazia. Sono ancora un’eccezione ma anche se ai margini i gruppi neofascisti sono un rischio. Serve agire con decisione, e tutti insieme. Perché le democrazie muoiono se i democratici non agiscono. Il neofascismo è una sfida rivolta al sistema democratico”.
Lo ha detto la commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, parlando a nome della Commissione, nel dibattito sulla “Lotta contro la rinascita del neofascismo in Europa, anche a partire dal corteo svoltosi a Roma il 7 gennaio” alla plenaria del Parlamento europeo.
“Quando si tratta di combattere il neofascismo è essenziale agire in modo rapido e deciso. Ed è essenziale agire insieme perché le democrazie muoiono quando i democratici non agiscono. Ricordiamo cos’è il nuovo fascismo. Non è una sfida in un sistema democratico. È una sfida al sistema democratico“.
“Questa sfida comporta un effetto corrosivo sul discorso accettabile sulla libertà dei media e sullo stato di diritto. È una ruggine che resta dentro. Avanza lentamente finché non diventa veloce, e poi è troppo tardi. Il rimedio è un’azione rapida e regolare”,
“Serve agire con decisione, e tutti insieme. Perché le democrazie muoiono se i democratici non agiscono”, dice Johansson lodando la condanna del ministro degli Esteri Antonio Tajani ai fatti di Acca Larentia. Le manifestazioni “neofasciste” sono “un’eccezione” ma, è il monito della commissaria, non vanno assolutamente sottovalutate. “Ci sono prove che attraverso la comunicazione online, gli inviti e le partecipazioni c’è un aumento della partecipazione dei gruppi neofascisti tra i Paesi membri”.