Afghanistan. Quasi 80.000 minori sfollati negli ultimi due mesi per sfuggire alle violenze

AgenPress – In Afghanistan, in alcune aree del Paese, circa 80 mila minori hanno abbandonato le proprie case per sfuggire alle violenze. Molti di loro ora vivono in rifugi di fortuna, come tendoni sorretti da bastoni, e non hanno più nulla nemmeno per mangiare.

Secondo le Nazioni Unite, solo negli ultimi due mesi circa 130.000 persone hanno dovuto lasciare le loro case e i loro villaggi e il 60% sono minori. In totale, negli ultimi 12 mesi sono state sfollate più di 613.000 persone, tra cui 362.000 bambini. Nella provincia settentrionale di Kunduz, che ospita il maggior numero di sfollati interni del Paese, ci sono più di 60.300 persone che vivono all’interno di campi temporanei.

Di fronte a una situazione così drammatica, esacerbata da una gravissima siccità, stimiamo che altre centinaia di migliaia di bambini rischiano di diventare gravemente malnutriti a causa della mancanza di cibo e di altri bisogni primari nei campi.

Oltre a quelli che vivono in condizioni terribili nei campi di sfollamento, è aumentato vertigionosamente il numero di bambini uccisi o feriti nel fuoco incrociato del conflitto, oltre che alla distruzione di scuole e strutture sanitarie.

“Le migliaia di bambini costretti ad abbandonare le loro case negli ultimi mesi sono una chiara indicazione dell’impatto catastrofico che la recente escalation del conflitto sta avendo sui minori. Oltre a quelli che vivono in condizioni orribili nei campi di sfollamento, abbiamo assistito a un aumento record del numero di bambini uccisi o feriti nel fuoco incrociato del conflitto, nonché alla distruzione di scuole e strutture sanitarie. Questo dovrebbe essere un campanello d’allarme per la comunità internazionale affinché continui a investire nel futuro dell’Afghanistan prima che i progressi fatti finora non siano vani” ha dichiarato Chris Nyamandi, Direttore regionale di Save the Children in Afghanistan.

“Chiediamo a tutte le parti di porre fine alle violenze e di proteggere i civili, in particolare i minori, e rispettare i loro obblighi in virtù del diritto umanitario internazionale. Devono essere compiuti tutti gli sforzi per arrivare ad un accordo di pace duraturo in modo che le future generazioni possano crescere in un paese libero dalla paura della violenza, della morte e del pregiudizio”.

 

 

 

 

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