Bonomi (Confindustria), torna clima anti- industriale. Selva di Dpcm spesso non molto chiari

AgenPress –  “Noi non ci arrendiamo nonostante in questi mesi abbiamo visto una recrudescenza della pandemia e del sentimento anti-industriale”.

Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, nel corso dell’assemblea dell’associazione della Valle d’Aosta. “Possono dipingerci anche nel modo peggiore – ha aggiunto – chiamarci prenditori ma il nostro impegno non cambia”.

“Noi avevamo già detto  che il Paese avrebbe chiuso con un -10% del Pil quest’anno che in numeri assoluti significa 180 miliardi in meno nella nostra economia”. “Se noi pensiamo – ha concluso – che la grande occasione storica del Recovery fund è di 200 miliardi, ci rendiamo conto del danno che avremo. Quindi c’è una difficoltà nell’affrontare questa situazione”.

“Abbiamo spiegato agli imprenditori come districarsi in una selva di Dpcm che piovevano nel Paese ma che poi non erano molto chiari”, ha aggiunto.  “Confindustria sta svolgendo un ruolo importante – ha aggiunto – a supporto degli imprenditori. Molti che era disillusi dal nostro sistema ora hanno capito l’importante di Confindustria e delle sue strutture”.

“Il Paese è in difficoltà, con l’aggravante che è venuta meno la fiducia”, ha detto ancora. “E’ venuta meno la fiducia nelle istituzioni che ci guidano, nei provvedimenti che vengono presi, nei comportamenti dei vicini. A noi tocca ancor di più essere il collante di una fiducia che venga dal basso. Perché solo con la responsabilità nostra e degli individui possiamo uscirne insieme”.

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