Cina. Joshua Wong: il mondo sia “solidale” con Hong Kong, a difesa della democrazia

Agenpress – Il mondo deve essere solidale con Hong Kong, dove la Cina ha imposto la sua legge sulla sicurezza nazionale stravolgendo il modello ‘un Paese due sistemi’ che ha finora regolato i rapporti tra l’ex colonia britannica e Pechino. Joshua Wong, ex leader del ‘movimento degli ombrelli’ del 2014, ha lanciato l’appello parlando fuori dal tribunale dove è stato chiamato a rispondere con altri attivisti della partecipazione alle proteste pro-democrazia del 2019. “Dobbiamo ancora far conoscere al mondo che è tempo di essere solidali con Hong Kong”.

“Sebbene presto le nostre voci non potranno più essere ascoltate, speriamo che il mondo parlerà più forte e difenderà la democrazia con sforzi più energici”, ha scritto su Twitter.  “Pechino prova a mettere a tacere i dissidenti con la paura, ma la paura non ucciderà il nostro spirito di resistenza e la determinazione per la democrazia. Nonostante il costo elevato di esprimere apertamente il dissenso, decine di migliaia di residenti di Hong Kong sono scesi in strada, giurando di continuare la loro lotta e di non arrendersi mai”, ha proseguito l’attivista sulla piattaforma di microblogging.

“La nuova legge sulla sicurezza nazionale non riguarda solo i cittadini di Hong Kong ma anche i cittadini stranieri. Dato che i suoi termini sono definiti in modo vago, la legge è soggetta ad abusi o manipolazioni politiche”, ha detto, per poi annunciare il primo processo per ‘terrorismo’ in base alla nuova legge. “Comparirà oggi nel tribunale di West Kowloon” il motociclista di 23 anni arrestato lo scorso primo luglio a Hong Kong perché portava una bandiera pro-indipendenza, in violazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale, ha scritto ancora Wong. Secondo l’attivista, il giovane è “la prima persona a Hong Kong incriminata per ‘sedizione e terrorismo’ sulla base della legge sulla sicurezza nazionale”.
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