Coronavirus. A dicembre i primi casi di trasmissione da uomo a uomo

Agenpress – Risalgono a metà dicembre i primi casi di trasmissione da uomo a uomo del coronavirus 2019-nCoV e sono quindi precedenti perfino alla notifica dei primi casi dell’infezione. Lo indica l’analisi che ricostruisce le prime fasi dell’epidemia, nelle quali i contagi sono raddoppiati ogni 7,4 giorni.

Pubblicata sul New England Journal of Medicine, l’analisi si deve al Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc).

Gli esperti hanno analizzato i dati sui primi 425 casi confermati a Wuhan per determinare le caratteristiche della diffusione della polmonite da coronavirus (Ncip) nella popolazione.

“Abbiamo raccolto – scrivono gli autori dell’analisi – informazioni su caratteristiche demografiche, cronologia dei contagi e tempi di malattia dei casi di Ncip confermati in laboratorio che erano stati segnalati entro il 22 gennaio 2020”.

E’ emerso che tra i primi 425 pazienti con polmonite da coronavirus confermata, l’età media era di 59 anni e il 56% era di sesso maschile. La maggior parte dei casi (55%) con esordio prima dell’1 gennaio 2020, erano collegati al mercato all’ingrosso dei frutti di mare di Huanan, rispetto all’8,6% dei casi successivi. Il periodo medio di incubazione è stato di 5,2 giorni.

L’analisi indica inoltre che nelle sue fasi iniziali, i contagi sono raddoppiati ogni 7,4 giorni. Sulla base di queste informazioni, scrivono gli esperti “ci sono prove che la trasmissione da uomo a uomo sia avvenuta dalla metà di dicembre 2019”.

 

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