Covid, Donato (Lega), a Stati servono flessibilità per investimenti e supporto alla spesa, non nuovi vincoli

AgenPress. “Il Covid-19 ha ripreso vigore in tutta Europa e nel mondo e i pesanti danni economici già registrati si protrarranno per anni, con probabile aggravamento nei prossimi mesi. Nonostante ciò, l’agenda europea continua a considerare obiettivo prioritario la lotta al cambiamento climatico, vincolando ogni misura e intervento a target irrealistici, stabiliti in era pre-Covid, invece di concentrare ogni sforzo per evitare il più probabile e imminente tracollo economico dell’intera Unione.

L’unico strumento mostratosi efficace e tempestivo sinora è il programma straordinario di acquisti di bond sovrani della Bce, senza il quale l’Eurozona sarebbe saltata. Per reggere all’urto della crisi pandemica il Patto di Stabilità ha dovuto essere sospeso. Ciò che serve oggi, dunque, non sono nuovi vincoli climatici all’economia europea, ma la più ampia flessibilità per gli investimenti e il massimo supporto alla spesa degli Stati membri, tramite un potenziamento del mandato della Bce e la rimozione del divieto sancito dall’art. 123 Tfue.

Vanno altresì riviste le normative bancarie sulla gestione dei rischi di credito e sulla classificazione dei crediti deteriorati, per evitare strette nelle politiche creditizie delle banche europee, deleterie per famiglie e imprese. Prima di chiedere riforme ai Paesi membri, l’Unione Europea oggi deve riformare i propri Trattati e i propri obiettivi, solo così sarà credibile e resiliente”.

Così Francesca Donato, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.

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