Dl rilancio, Fapi “Palazzo Chigi dia forte segnale a Pmi”

Agenpress. “Le proposte del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ci sembrano ragionevoli, ma potrebbero perdere di efficacia se fossero attuate tra tre mesi. La lentezza burocratica costerebbe la vita di tante piccole e medie imprese che non hanno la forza di resistere alla crisi economica e d liquidità generata dall’emergenza coronavirus”. Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale della Federazione autonoma di piccole imprese, Gino Sciotto.

“I decreti emanati dal Governo – spiega Sciotto – non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati come riconosciuto sia dal ministro Gualtieri, sulle procedure della cassa integrazione in deroga, e sia dal ministro Sviluppo economico Patuanelli, in merito all’accesso al credito con il dl liquidità”.

“Siamo consapevoli delle buone intenzioni dei ministri,  – aggiunge – ma chiediamo uno sforzo maggiore a partire dall’abolizione dell’Irap. Le nostre proposte restano immutate: pace fiscale omnibus, accesso al credito per imprese segnalate in Crif, finanziamenti a fondo perduto per nuove imprese o riconversioni aziendali, sospensione degli accertamenti fiscali e tributari fino alla fine del 2021, applicazione di aliquota non superiore al 15 per cento per i redditi d’impresa e di lavoro autonomo, controlli post avvio nuove attività”.

“Le piccole e medie imprese – conclude Sciotto – sono pronte a dare il loro contributo per riavviare la crescita e la produzione in Italia, Palazzo Chigi, da canto suo, dia un segnale forte e chiaro nel prossimo decreto Rilancio”.

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