Dpcm. Renzi chiede di modificarlo, Zingaretti lo accusa di avere i piedi in due staffe

AgenPress – “Chiederemo al Premier di modificare il Dpcm”, scrive il leader di Italia Viva Matteo Renzi nella enews. “Serve un piano, una visione, una strategia. Non rincorrere gli eventi, ma prevederli come stiamo dicendo – spesso inascoltati – da mesi. Diremo queste cose in Parlamento, al Premier Conte – che sosteniamo – sperando che ci ascolti e che cambi il Dpcm, nella parte su ristoratori, luoghi di cultura e attività sportiva”.

“Rischiamo di far schizzare la curva del debito solo per le emergenze e senza una visione strategica. In questo senso, appare sempre più assurdo il No ideologico al Mes. La verità, cari amici, è che col virus dobbiamo convivere non solo tre settimane. Dobbiamo arrivare al vaccino, dobbiamo distribuire bene il vaccino, dobbiamo organizzare una logistica per il vaccino che sia esattamente l’opposto della gestione logistica del tampone. Ci aspettano ancora settimane difficili, bisogna convivere con il Coronavirus”.

“Teresa Bellanova, da ministra delegata, sta combattendo per i ristoranti e soprattutto per la filiera collegata. Elena Bonetti, da professoressa universitaria prima ancora che da ministra, sta chiedendo quali siano i modelli matematici che supportano le decisioni del Governo. Alcuni amici hanno lanciato una petizione per tenere aperti i luoghi di cultura e le palestre”. E aggiunge: “Per noi servono le 4T: tamponi rapidi, terapie intensive, trasporti e tracciamento. E queste cose dipendono dalle istituzioni, non dai cittadini”.

Non si è fatta attendere la replica di Nicola Zingaretti. “Vedo in queste ore molti distinguo da esponenti di governo e forze di maggioranza. Addirittura iniziative politiche. Io lo reputo incomprensibile. Per me non sono mai stati seri – prosegue Zingaretti – quei partiti che la sera siedono ai tavoli del governo per prendere delle decisioni, e la mattina dopo organizzano l’opposizione rispetto alle decisioni che si sono prese la sera precedente. In questo momento stare con i piedi in due staffe è eticamente intollerabile”.

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