Egitto, confermata la condanna ad un anno di galera per l’attivista dei diritti umani Amal Fathy

AgenPress – Il 12 gennaio 2022 la corte di cassazione egiziana ha confermato il verdetto di colpevolezza nei confronti della difensora dei diritti umani Amal Fathy, condannandola a un anno di carcere.

Fathy è una delle innumerevoli vittime della persecuzione, portata avanti in modo crudele e incessante da parte delle autorità egiziane, ai danni di coloro che difendono i diritti umani e ne criticano la situazione in Egitto.

Era stata arrestata nel maggio 2018 per aver pubblicato un video, sulla sua pagina Facebook, in cui denunciava le molestie sessuali e criticava il governo egiziano per la mancanza di azione su questa e su altre violazioni dei diritti umani. Era stata processata e condannata a due anni, confermati in appello. Nel dicembre 2018 era stata posta in libertà condizionata.

Amal Fathy si è vista confermare il 30 dicembre 2018  in appello la condanna a due anni di carcere che le era stata inflitta a settembre.

La decisione di confermare il verdetto di colpevolezza è un’oltraggiosa ingiustizia. Il fatto che una persona che ha subito molestie sessuali sia punita con due anni di carcere semplicemente per aver raccontato la sua esperienza è profondamente vergognoso. Questa sentenza rappresenta una parodia della giustizia e dovrebbe rimanere come una macchia sulla coscienza delle autorità egiziane“, aveva dichiarato Najia Bounaim, direttrice delle campagne di Amnesty International sull’Africa del Nord.

“La sentenza della corte di cassazione conferma che le autorità egiziane vogliono insabbiare, piuttosto che migliorare, la situazione dei diritti umani. Ancora una volta, la speranza di giustizia per una persona impegnata nella difesa dei diritti umani è stata annullata da un sistema giudiziario patriarcale e vergognosamente iniquo”ha dichiarato Philip Luther, direttore delle ricerche sul Medio Oriente e l’Africa del Nord di Amnesty International. 

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